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Il ragno

>> sabato 28 febbraio 2009

Il ragno è un esercizio adatto per i principianti, quindi per le persone alle prime armi che vogliono sciogliere e rendere più veloci le proprie dita.
E' molto semplice:

Primo passo:

Metti l' indice al primo tasto, il medio al secondo tasto, l' anulare al terzo tasto, il mignolo al quarto tasto.

Tablatura ( se non la sai leggere, vai su questo topic. Clicca sopra! )

mi --1---2---3---4-----------
Si ---------------------------
Sol --------------------------
Re ---------------------------
La ---------------------------
Mi ---------------------------



Secondo passo:

Esegui ciò appena spiegato su ogni corda sino al Mi basso.



Terzo e ultimo passo:

Una volta arrivata al Mi basso, scala di una nota cioè:

Mi ---2---3---4---5-----


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Accordi Minori

>> mercoledì 25 febbraio 2009




RE m


MI m






Il Fa m si otterrà trasportando il Mi m di un semitono.

da Aliek - FA m




Il Sol m si otterrà trasportando l' accordo di Fa m di un tono ottenendo quindi:




SOL m




LA m





SI m





Il DO m si ottiene trasportando l' accordo SI m di un semitono.





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Armonici Naturali e Armonici Artificiali

>> venerdì 6 febbraio 2009

ARMONICI NATURALI E ARMONICI ARTIFICIALI

Quando mettete in vibrazione una corda il suono che producete non è mai puro, bensì formato da una serie di suoni detti "Armonici" o "Ipertoni".
Quando plettrate o pizzicate una corda, il suono che percepite di questa gamma di suoni è il suono fondamentale ("Primo Armonico").
Ogni altro suono, che si sovrappone a questo, ha frequenza maggiore della frequenza del suono fondamentale, cioè è più acuto ma meno forte, è più alto ma meno intenso.

"NATURAL HARMONIC" ("N.H." = "Harm"):

L'Armonico Naturale è il più semplice degli Armonici. Facciamo, per esempio, un Armonico Naturale sulla prima corda a vuoto. Si sfiora con il polpastrello di un dito della mano sinistra la prima corda SOPRA LA SBARRETTA METALLICA DESTRA DEL XII° TASTO.
Il dito sinistro TOCCA la corda, MA NON LA SCHIACCIA CONTRO IL MANICO, LA SFIORA SOLTANTO.
Subito dopo avere plettrato quella corda, si solleva istantaneamente il dito sinistro.
Per un istante il dito sinistro ha fatto da "PUNTO NODALE" ("NODO"), nel senso che ha fatto oscillare la corda solo dal dito sinistro al ponte e, solo successivamente, a questa oscillazione si è sommata l'oscillazione della porzione di corda che va dal ponte al capotasto (cioè per tutta la lunghezza della corda).

Vi mostro uno schema per imparare i punti della corda da sfiorare per ottenere suoni Armonici Naturali. Tenete presente che questi stessi punti possono essere intelligentemente sfruttati per eseguire anche suoni Armonici Artificiali.Memorizzate questo grafico e cercate di riprodurre tutti i suoni Armonici cercando di essere il più possibile precisi e fedeli a questo schema.

A CAUSA DI ALCUNI PROBLEMI I GIRI ARMONICI NON SONO STATI PUBBLICATI, PUOI PERO' SCARICARE IL FILE TXT. DA QUESTO LINK:

http://www.megaupload.com/it/?d=Y50K77DM



Tra il XXIV° tasto ed il ponte, inoltre, è possibile produrre i seguenti suoni Armonici Naturali:

8G+8G+8G+2M, 8G+8G+3M, 8G+8G+5G, 8G+8G+7m, 8G+8G+8G, 8G+8G+8G+2M, 8G+8G+8G+3M.

Vi faccio degli esempi.
Se io plettro la prima corda a vuoto ottengo la nota "Mi" del quarto spazio del Pentagramma in Chiave di Sol.

Se io eseguo un Armonico Naturale sulla prima corda sopra alla sbarretta metallica destra del XII° tasto, ottengo un suono che è una nota "Mi" di un'Ottava superiore alla nota prodotta dalla prima corda suonata a vuoto, cioè ottengo la nota "Mi" della terza linea addizionale superiore del Pentagramma in Chiave di Sol.

Se io eseguo un Armonico Naturale sulla prima corda sopra alla sbarretta metallica destra del V° tasto, ottengo un suono che è una nota "Mi" di due Ottave superiore alla nota prodotta dalla prima corda suonata a vuoto, cioè ottengo la nota "Mi" del settimo spazio addizionale superiore del Pentagramma in Chiave di Sol.

Se io eseguo un Armonico Naturale sulla prima corda sopra alla sbarretta metallica destra del XVII° tasto, ottengo un suono che è una nota "Mi" di tre Ottave superiore alla nota prodotta dalla prima corda suonata a vuoto, cioè ottengo la nota "Mi" della decima linea addizionale superiore del Pentagramma in Chiave di Sol.

Se io eseguo un Armonico Naturale sulla prima corda sopra alla sbarretta metallica destra del VII° tasto, ottengo un suono che è una nota "Si" superiore di un'Ottava e una Quinta Giusta alla nota prodotta dalla prima corda suonata a vuoto, cioè ottengo la nota "Si" della quinta linea addizionale superiore del Pentagramma in Chiave di Sol.Se io eseguo un Armonico Naturale sulla prima corda pochi millimetri prima della sbarretta metallica destra del VI° tasto, ottengo un suono che è una nota "Re" superiore di due Ottave e una Settima Minore alla nota prodotta dalla prima corda suonata a vuoto, cioè ottengo la nota "Re" del decimo spazio addizionale superiore del Pentagramma in Chiave di Sol.

Un esercizio interessante potrebbe essere quello di suonare UN INTERO BRANO (in cui non sono richieste tecniche come Bending, Release, Hand-Vibrato...) anzichè diteggiando normalmente, facendo TUTTI ARMONICI NATURALI.

Spesso nel pentagramma gli Armonici Naturali sono note dalla testa a forma di "rombo" e sopra c'è scritto "N.H." oppure semplicemente "Harm".

http://www.youtube.com/watch?v=5j2AxGGmT-g"

ARTIFICIAL HARMONICS" ("A.H."):
"HARP HARMONIC" ("H.H."), "PINCH HARMONIC" ("P.H."), "TAP HARMONIC" ("T.H."), "SEMI-HARMONIC" ("S.H.").

Sotto il nome di "Armonici Artificiali" rientrano diversi tipi di Armonici che possono essere fatti sia su corde a vuoto che su corde precedentemente diteggiate. Vediamoli uno per uno.

1) "HARP HARMONIC" ("H.H."):
Con un dito della mano sinistra diteggiate normalmente la prima corda al V° tasto. Tenete il plettro tra dito medio destro e pollice destro.
Con la punta del dito indice destro toccate la corda sopra la sbarretta metallica destra del XVII° tasto (12 TASTI ESATTI DOPO = 12 SEMITONI ESATTI SOPRA = UN'OTTAVA SOPRA), MA NON SCHIACCIATELA. Plettrate la corda e, subito dopo, sollevate istantaneamente il dito indice destro (CHE HA FATTO DA PUNTO NODALE).
Se invece di usare il plettro state usando le dita, va bene ugualmente: con un dito della mano sinistra diteggiate la corda al V° tasto, con la punta del dito indice destro TOCCATE la corda sopra la sbarretta metallica destra del XVII° tasto (LA CORDA NON DEVE TOCCARE NE' LA SBARRETTA METALLICA DESTRA, NE' IL LEGNO DEL MANICO), e con il dito anulare (o mignolo) destro pizzicate la corda.Se avete lo Spartito vedete sul pentagramma che vengono fatte DUE NOTE INSIEME, UNA SOPRA L'ALTRA: quella sotto, che è la nota che state diteggiando normalmente ed ha la testa dalla classica forma sferica, mentre quella sopra, CHE HA LA FORMA DI UN PICCOLO ROMBO, è la nota che dovete suonare sotto forma di Armonico.
Sullo Spartito leggete "H.H." ("Harp Harmonic") o, più genericamente, "A.H." ("Artificial Harmonic").
Sotto all'Intavolatura è riportata L'INTONAZIONE CHE VA RAGGIUNTA: "PITCH: nome della nota DA SUONARE SULLA STESSA CORDA" (molto spesso, ma non necessariamente, 12 tasti dopo). Per tale motivo questo Armonico Artificiale può comparire anche sotto l'accezione di "PITCH HARMONIC" (DA NON CONFONDERE CON "PINCH HARMONIC"):

http://www.youtube.com/watch?v=02FsSd2hgfY

2) "PINCH HARMONIC" = "PINCHED HARMONIC" ("P.H."):
Si afferra il plettro tra pollice destro e indice destro oppure tra pollice destro e medio destro. Si plettra la corda seguendo una traiettoria diagonale verso il basso (in direzione della corda sottostante).
Dopo che il plettro ha attraversato la corda, il pollice si abbassa (movimento diretto verso il basso) sfiorando con la parte laterale del corpo del pollice la corda che sta vibrando. Questi due movimenti (plettrata e leggero tocco della parte laterale del pollice) devono essere eseguiti in successione istantanea, come se avvenissero contemporaneamente.
Questo tipo di Armonico Artificiale è chiamato "Pinch Harmonic" o "Pinched Harmonic" perchè il pollice sfiora ("to pinch" = "sfiorare") la corda che un'istante prima è stata plettrata o pizzicata. Questo tipo di Armonico Artificiale a volte viene anche chiamato "Squealie" o "Squealer" perchè il suono acuto prodotto con questa tecnica ricorda uno "strillo" ("to squeal" = "strillare").

Sul pentagramma vedete che la testa della nota ha la forma di un piccolo "rombo" e, sopra di essa, leggete "P.H." oppure, più semplicemente, "A.H." ("Artificial Harmonic").
http://www.youtube.com/watch?v=5I5O8P-r5Rk

QUANDO C'E' UN ARMONICO ARTIFICIALE, FATE BENE ATTENZIONE SE SUL PENTAGRAMMA C'E' SOLO UNA NOTA OPPURE DUE NOTE SOVRAPPOSTE PER SAPERE SE DOVETE FARE "PINCH HARMONIC" (PRIMO CASO) O "HARP HARMONIC" (SECONDO CASO) PERCHE' SPESSO, SE GUARDATE SOLO L'INTAVOLATURA (TAB), COMPARE SOLO LA GENERICA SCRITTA "A.H.", SENZA CHE VENGA DISTINTO IL "P.H." DALL'"H.H.". GUARDATE IL PENTAGRAMMA E SARETE SICURI DELLA TECNICA CHE DOVETE UTILIZZARE.

3) "TAP HARMONIC" = "TAPPED HARMONIC" ("T.H."):
Esistono due tipi di Tap Harmonic.Tap Harmonic di I° Tipo: Con la mano sinistra diteggiate normalmente un tasto, per esempio il VII° tasto sulla terza corda. Con la mano destra, anzichè plettrare come fate sempre, fate cosi.

12 TASTI DOPO = 12 SEMITONI SOPRA = UN'OTTAVA SOPRA (IN QUESTO CASO E' IL XIX° TASTO), DATE UN RAPIDISSIMO COLPETTO GIU E SU CON UN DITO DELLA MANO DESTRA SULLA STESSA CORDA SOPRA ALLA SBARRETTA DESTRA DEL XIX° TASTO.

Questo movimento GIU E SUBITO ISTANTANEAMENTE DOPO SU, deve essere un colpetto ("tap") secco, rapido e deciso sulla corda sopra la sbarretta destra del XIX° TASTO, deve essere un unico movimento.
Il dito destro fa da PUNTO NODALE. In pratica, colpendo la corda su quel tasto in questo modo, mettete in vibrazione la porzione di corda che va dal dito destro al ponte e, a questa, sovrapponete l'oscillazione di tutta la corda, dal ponte al capotasto. L'indice destro SCHIACCIA la corda (che è immobile) contro la sbarretta metallica destra del tasto solo per un istante e in questo modo la mette in vibrazione.

4)Tap Harmonic di II° Tipo:
Afferrate il plettro tra medio destro e pollice destro. Con un dito della mano sinistra diteggiate normalmente un tasto, per esempio il VII° tasto sulla terza corda. Plettrate la terza corda. Subito un istante dopo, con l'indice destro sfiorate la corda che sta vibrando sopra alla sbarretta metallica destra del XIX° tasto (cioè 12 tasti dopo = 12 semitoni sopra = un'Ottava sopra) e, subito dopo avere sfiorato con l'indice destro la corda, rimuovete istantaneamente l'indice da sopra la corda. L'indice destro SFIORA la corda (che sta vibrando) sopra alla sbarretta metallica destra del tasto solo per un istante e in questo modo ne smorza in parte il suono.Sul pentagramma la testa della nota, anzichè essere "sferica" come tutte le note, è a forma di un piccolo "triangolo". Sopra la nota leggete "T.H.".

http://www.youtube.com/watch?v=GLBFEcvONGI

5) "SEMI-HARMONIC" ("S.H." = "semi-harm"):
Si afferra il plettro tra pollice destro e indice destro oppure tra pollice destro e medio destro, facendo in modo che dalla presa sporga parte della punta del plettro.
Deve rimanere dello spazio tra l'estremità del pollice e il plettro (lo spazio è dovuto al fatto che la superficie del polpastrello del pollice è curva, mentre il plettro è diritto).
Quando eseguite la pennata colpite la corda prima con il plettro e, subito istantaneamente dopo, con la punta del pollice.
Il pollice non deve solo sfiorare per una frazione di secondo la corda che sta vibrando, deve proprio colpirla COME SE IL POLLICE FOSSE UN SECONDO PLETTRO.
Il polpastrello del pollice non solo smorza un pochino la corda, dà proprio una seconda "plettrata". L'azione complessiva deve essere rapida, come se fosse UN UNICO MOVIMENTO. Il suono del "Semi-Harmonic" si differenzia da quello del "Pinch Harmonic" perchè mentre nel "Pinch Harmonic" si sente solo l'Armonico (sotto forma di "fischio"), nel "Semi-Harmonic" al suono dell'Armonico si somma il suono della risonanza naturale della corda.Sul pentagramma la testa della nota è "sferica" come tutte le note normali, e sopra la nota c'è scritto "S.H."
Oppure "semi-harm".
TUTTI GLI ARMONICI SI SENTONO MOLTO BENE AD UN ALTO VOLUME E CON UN BUON LIVELLO DI DISTORSIONE.

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Accordi Translabili

ACCORDI TRASLABILI
Ogni volta che mi sposto da sinistra verso destra sulla tastiera (dalla paletta verso il ponticello) aumento la nota precedente di un semitono (salgo di altezza nel Pentagramma).Se diteggio la prima corda (= la corda più sottile) al primo tasto e plettro la prima corda ottengo la nota
"Fa":
---------------1--------------------------------------------------------------------------------

Se diteggio la prima corda al secondo tasto e plettro la prima corda ottengo la nota "Fa#" (cioè più alta di un semitono rispetto alla precedente nota "Fa"):
---------------2--------------------------------------------------------------------------------

Se diteggio la prima corda al terzo tasto e plettro la prima corda ottengo la nota "Sol" (cioè più alta di un semitono rispetto alla precedente nota "Fa#"):
---------------3--------------------------------------------------------------------------------

Se diteggio la prima corda al quarto tasto e plettro la prima corda ottengo la nota "Sol#" (cioè più alta di un semitono rispetto alla precedente nota "Sol"):
---------------4-------------------------------------------------------------------------------


In pratica, muovendomi di un tasto per volta sulla tastiera della chitarra da sinistra verso destra, eseguo le note della "Scala Cromatica".

(5519#25519 ):Do----->Do#(=Reb)----->Re----->Re#(=Mib)----->Mi----->Fa----->Fa#(=Solb)----->Sol----->Sol#(=Lab)----->La----->La#(=Sib)----->Si----->Do

Viceversa, spostandomi da destra verso sinistra lungo la tastiera della chitarra, ad ogni tasto che suono scendo di un semitono:
Do<-----Do#(=Reb)<-----Re<-----Re#(=Mib)<-----Mi<-----Fa<-----Fa#(=Solb)<-----Sol<-----Sol#(=Lab)<-----La<-----La#(=Sib)<-----Si<-----Do

Adesso prendiamo l'Accordo di "Mi" ("Accordo di Mi Maggiore"):---------0------------- <-----Mi---------0------------- <-----Si---------1------------- <-----Sol# ---------2------------- <-----Mi---------2------------- <-----Si---------0------------- <-----Mi

Se io sposto tutta la mano sinistra di un tasto avanti sulla tastiera (da sinistra verso destra), ottengo:------------------------------------------------------------1----->2-----------------2----->3-----------------2----->3-------------------------------------- Cioè:-------------------------------------------------------------Sol#--->La----------------Mi----->Fa----------------Si----->Do--------------------------------------

Nell'accordo di "Mi" però ci sono anche delle corde a vuoto (corde plettrate senza diteggiare alcun tasto), quindi anche le note prodotte da queste corde devono salire di un semitono. Per far ciò, si preme con il dito indice sinistro tutte le corde al primo tasto ("Barrè"), quelle stesse corde che prima risuonavano a vuoto.
--------1
--------1
--------1
--------1
--------1
--------1

Si ottiene quindi:
-------------1------------
-------------1------------
-------------2------------
-------------3------------
-------------3--------------
-------------1--------------------

Questo è il passaggio:
---------0----->-----1----------
---------0----->-----1----------
---------1----->-----2----------
---------2----->-----3----------
---------2----->-----3----------
---------0----->-----1----------

Che corrisponderebbe a questo passaggio:

------Mi------->Fa----------
------Si-------->Do---------
------Sol#----->La----------
------Mi------->Fa----------
------Si------->Do----------
------Mi------>Fa------------

Il nuovo accordo, ottenuto facendo salire ogni nota di un semitono, è l'accordo un semitono più alto, cioè l'accordo di "Fa" (vedi la "Scala Cromatica"). Dall'Accordo di "Mi" abbiamo ottenuto l'Accordo di "Fa". Se adesso spostiamo tutta la mano avanti di un altro semitono, otteniamo l'Accordo più alto di un semitono, cioè l'Accordo di "Fa#":
---------1----->2--------
---------1----->2--------
---------2----->3--------
---------3----->4--------
---------3----->4--------
---------1----->2--------

Che corrisponderebbe a questo passaggio:

------Fa----->Fa#--------
------Do----->Do#--------
------La----->La#--------
------Fa----->Fa#--------
------Do----->Do#--------
------Fa----->Fa#-------

Ogni volta che spostiamo tutta la mano da sinistra verso destra avanzando di un tasto, saliamo di un semitono (cioè facciamo un Accordo un semitono più alto del precedente).Con questo meccanismo, partendo dall'Accordo di "Mi", si possono ottenere tutti gli altri Accordi Maggiori:

Accordo di Mi----->Accordo di Fa----->Accordo di Fa#----->Accordo di Sol----->Accordo di Sol#----->Accordo di La----->Accordo di La#----->Accordo di Si----->Accordo di Do----->Accordo di Do#----->Accordo di Re----->Accordo di Re#----->Accordo di Mi.


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Le scale della chitarra

LE SCALE DELLA CHITARRA

Le note "naturali" sono 7: Do Re Mi Fa Sol La Si
A queste 7 note se ne aggiungono altre 5 dette "alterate":

Do# = Reb; Re# = Mib; Fa# = Solb; Sol# = Lab; La# = Sib (# = diesis; b = bemolle)

Queste 5 note sono dette "equivalenti" perchè ognuno di questi 5 suoni ha due nomi. Ad esempio, la nota "Do#" equivale alla nota "Reb" (sono anche dette note "enarmoniche" perchè producono lo stesso suono).Complessivamente abbiamo le seguenti note:

Do-----Do#=Reb-----Re-----Re#=Mib-----Mi-----Fa-----Fa#=Solb-----Sol-----Sol#=Lab----

La-----La#=Sib-----Si

Ognuna di queste note dista dalla nota successiva un intervallo di un Semitono (S).Ad esempio, la nota "Do" dista un semitono dalla nota successiva "Do#=Reb".La stessa nota "Do" dista due semitoni dalla nota "Re". Due semitoni successivi formano un Tono (T). Quindi la nota "Do" dista un Tono dalla nota "Re".

" Scala Maggiore di Do ":

Note utilizzate: Do Re Mi Fa Sol La Si Do
Intervalli utilizzati: T T S T T T S
Dimostrazione:

Do---(T)--->Re---(T)--->Mi---(S)--->Fa---(T)--->Sol---(T)--->La---(T)--->Si---(S)--->Do

La "Scala Maggiore" in una tonalità si ottiene scegliendo la nota Tonica (=Nota Fondamentale) ed applicando la sequenza di intervalli " T T S T T T S ".

Ad esempio, la "Scala Maggiore di Re" è:

Re---(T)--->Mi---(T)--->Fa#---(S)--->Sol---(T)--->La---(T)--->Si---(T)--->Do#---(S)--->Re

Da notare che ho deliberatamente scelto le note "Fa#" anzichè l'equivalente "Solb" e la nota "Do#" anzichè l'equivalente "Reb" perchè queste Scale devono essere "Diatoniche", cioè le note che le formano devono avere tutte nomi diversi. Per questo non ho scritto "Solb---(S)--->Sol" e "Reb---(S)--->Re".

La "Scala Cromatica" è formata invece da note aventi nomi simili. "Scala Cromatica" . E' una Scala in cui ogni nota dista dalla nota successiva sempre un Semitono.Ad esempio, la "Scala Cromatica di Do" è:

Do----->Do#=Reb----->Re----->Re#=Mib----->Mi----->Fa----->Fa#=Solb----->Sol----->Sol#=Lab----->La----->La#=Sib----->Si------>Do

"Scala Minore Naturale" (detta anche "Relativa").Si ottiene partendo dal sesto grado (=sesta nota) della "Scala Maggiore di Do", cioè partendo dalla nota "La" ed arrivando alla nota "La" un'ottava più alta.

La---(T)--->Si---(S)--->Do---(T)--->Re---(T)--->Mi---(S)--->Fa---(T)--->Sol---(T)--->La

Gli intervalli sono, quindi: " T S T T S T T ". Per avere ad esempio la "Scala Minore Naturale Relativa di Do" basterà scegliere come Tonica la nota "Do" ed applicare la sequenza di intervalli " T S T T S T T ":

Do---(T)--->Re---(S)--->Mib---(T)--->Fa---(T)--->Sol---(S)--->Lab---(T)--->Sib---(T)--->Do La

"Scala Minore Naturale:"

Si dice anche "Relativa" perchè fa riferimento (è "in relazione") al VI° grado della "Scala Maggiore di Do" (il sesto grado della "Scala Maggiore di Do" è la nota "La":
Do Re Mi Fa Sol *LA* Si Do).

"Scala Minore Armonica" .

E' nata perchè se usassimo, ad esempio, le note "La Si Do Re Mi Fa Sol La", ci accorgeremmo che nel passare dalla Settima nota all'Ottava nota percepiremmo un senso di "non conclusione". Infatti, mentre nel caso della "Scala Maggiore di Do" la Settima nota ("Si") dava l'impressione di tendere verso l'Ottava nota ("Do") perchè la distanza che le separava era solo di un Semitono, nel caso della

"Scala Minore Naturale"

Tra la Settima nota e l'Ottava nota non c'è più un Semitono, bensì due Semitoni = un Tono. Tutto questo comporta che se eseguiamo questa Scala, quando passiamo dalla Settima all'Ottava nota, non avvertiamo più questo "senso di conclusione".
Questo lo si avverte moltissimo utilizzando tale Scala per la costruzione degli accordi (="armonizzazioni": da qui il termine "Armonica"). Come artificio, allora, è stato deciso di alzare di un Semitono il VII° grado (=la Settima nota), abbassando contemporaneamente di un Semitono la distanza che separa il VII° dall'VIII° grado.

La sequenza di note della Scala Minore Armonica di "La" è:

La---(T)--->SI---(S)--->DO---(T)--->RE---(T)--->MI---(S)---FA---(T+S)--->SOL#---(S)--->La

La sequenza degli intervalli sarà quindi: " T S T T S T+S S ".Ad esempio la Scala Minore Armonica di "Si" è:Si---(T)--->Do#---(S)--->Re---(T)--->Mi---(T)--->Fa#---(S)--->Sol---(T+S)--->La#---(S)--->SiTuttavia, se adesso eseguiamo questa Scala nota per nota, cioè in maniera "melodica", ci accorgiamo che tra il VI° e il VII° grado c'è troppo distanza (ci sono addirittura tre semitoni che separano la Sesta nota dalla Settima nota).
Allora, per costruire meglio le melodie, è stato deciso (rispetto alla "Scala Minore Armonica") di alzare di un semitono il VI° grado e di abbassare di un Semitono la distanza che separa il VI° dal VII° grado. Quindi, rispetto alla Scala Minore Naturale Relativa, è stato alzato di un Semitono il VI° grado e abbassato di un Semitono l'intervallo che separa il VII° dall'VIII° grado.
Otteniamo così la seguente

"Scala Minore Melodica ASCENDENTE di La":
La---(T)--->Si---(S)--->Do---(T)--->Re---(T)--->Mi---(T)--->Fa#---(T)--->Sol#---(S)--->La

Quindi la sequenza di intervalli della "Scala Minore Melodica ASCENDENTE" sarà:

" T S T T T T S ".
Ad esempio la "Scala Minore Melodica ASCENDENTE di Mib" è:

Mib---(T)--->Fa---(S)--->Solb---(T)--->Lab---(T)--->Sib---(T)--->Do---(T)--->Re---(S)-->Mib
Nella "Scala Minore Melodica" ho sottolineato il fatto che è "ASCENDENTE" perchè, la "Scala Minore Melodica", fatta in maniera "DISCENDENTE", è esattamente uguale alla "Scala Minore Naturale Relativa".
Il motivo è semplice: quella che nel senso ascendente era la Settima nota (nota "Sensibile") ora, nel senso discendente, è la Seconda nota, quindi non c'è più motivo di lasciare alzato di un Semitono sia il VI° grado e abbassata di un Semitono la distanza che separa il VII° dall'VIII° grado (confrontate gli intervalli della Scala Minore Melodica ASCENDENTE con la Scala Minore Naturale Relativa).
Il "senso di conclusione" (detto anche "senso di riposo") di una Scala lo si avverte solo passando dalla Settima nota all'Ottava nota.Quindi la sequenza di intervalli della "Scala Minore Melodica DISCENDENTE" è: " T S T T S T T " (cioè è uguale alla sequenza degli intervalli della "Scala Minore Naturale Relativa").

Solo nel genere Jazz vengono usate in maniera sia ASCENDENTE che DISCENDENTE le note della Scala Minore Melodica ASCENDENTE.

"Modi della Scala Maggiore"

Consideriamo la "Scala Maggiore di Do": Do Re Mi Fa Sol La Si Do.La sequenza degli intervalli della "Scala Maggiore di Do" è: " T T S T T T S ". Questa sequenza di intervalli è la stessa sequenza di intervalli della "Scala di Modo Ionico" (da "Do" a "Do").Se noi, anzichè andare dalla nota "Do" alla nota "Do" andiamo dalla nota "Re" alla nota "Re" abbiamo la seguente sequenza di note:Re Mi Fa Sol La Si Do ReLe note sono identiche a quelle della Scala precedente, tuttavia la sequenza degli intervalli è diversa ora.

Re---(T)--->Mi---(S)--->Fa---(T)--->Sol---(T)--->La---(T)--->Si---(S)--->Do---(T)--->Re

cioè abbiamo la sequenza di intervalli: " T S T T T S T ".Questa è la sequenza di intervalli della "Scala di Modo Dorico" (da "Re" a "Re").Se noi, anzichè andare dalla nota "Do" alla nota "Do" andiamo dalla nota "Mi" alla nota "Mi" abbiamo la seguente sequenza di note:

Mi Fa Sol La Si Do Re MiMi---(S)--->Fa---(T)--->Sol---(T)--->La---(T)--->Si---(S)--->Do---(T)--->Re---(T)--->Mi

La sequenza degli intervalli adesso è: " S T T T S T T ". Questa è la sequenza degli intervalli della "Scala di Modo Frigio" (da "Mi" a "Mi").
Se noi, anzichè andare dalla nota "Do" alla nota "Do" andiamo dalla nota "Fa" alla nota "Fa" abbiamo la seguente sequenza di note:
Fa Sol La Si Do Re Mi FaFa---(T)--->Sol---(T)--->La---(T)--->Si---(S)--->Do---(T)--->Re---(T)--->Mi---(S)--->Fa

La sequenza degli intervalli adesso è: " T T T S T T S ". Questa è la sequenza degli intervalli della "Scala di Modo Lidio" (da "Fa" a "Fa").Se noi, anzichè andare dalla nota "Do" alla nota "Do" andiamo dalla nota "Sol" alla nota "Sol" abbiamo la seguente sequenza di note:

Sol La Si Do Re Mi Fa SolSol---(T)--->La---(T)--->Si---(S)--->Do---(T)--->Re---(T)--->Mi---(S)--->Fa---(T)--->Sol

La sequenza degli intervalli adesso è: " T T S T T S T ". Questa è la sequenza di intervalli della "Scala di Modo Misolidio" (da "Sol" a "Sol").Se noi, anzichè andare dalla nota "Do" alla nota "Do" andiamo dalla nota "La" alla nota "La" abbiamo la seguente sequenza di note:

La Si Do Re Mi Fa Sol LaLa---(T)--->Si---(S)--->Do---(T)--->Re---(T)--->Mi---(S)--->Fa---(T)--->Sol---(T)--->La

La sequenza degli intervalli è: " T S T T S T T ". Questa è la sequenza di intervalli della "Scala di Modo Eolio" (da "La" a "La")......che è esattamente uguale alla Scala Minore Naturale Relativa.Se noi, anzichè andare dalla nota "Do" alla nota "Do" andiamo dalla nota "Si" alla nota "Si" abbiamo la seguente sequenza di note:

Si Do Re Mi Fa Sol La SiSi---(S)--->Do---(T)--->Re---(T)--->Mi---(S)--->Fa---(T)--->Sol---(T)--->La---(T)--->Si

La sequenza degli intervalli è: " S T T S T T T ". Questa è la sequenza degli intervalli della "Scala di Modo Locrio" (da "Si" a "Si").Potete scegliere come Tonica qualsiasi nota, basta che rispettiate sempre la sequenza di intervalli che caratterizza ogni Modo.Per esempio: la Scala di Modo Misolidio ha la seguente sequenza di intervalli: " T T S T T S T ".Se noi mettiamo come Tonica, ad esempio, la nota Fa#, la "Scala di Fa# Modo Misolidio" sarà:
Fa#---(T)--->Sol#---(T)--->La#---(S)--->Si---(T)--->Do#---(T)--->Re#---(S)--->Mi---(T)--->Fa#

"Scala Pentatonica Maggiore"
Si chiama "Pentatonica" perchè è formata da 5 note. Si chiama "Maggiore" perchè deriva dalla "Scala Maggiore".Basta prendere tutte le note (=i gradi) della "Scala Maggiore" ed eliminare la Quarta e Settima nota (IV° e VII° grado).Ad esempio, la Scala Pentonica Maggiore di Do è:Do Re Mi Sol La DoLa sequenza degli intervalli è: " T T T+S T T+S "

"Scala Pentatonica Minore"
Basta prendere tutte le note della "Scala Minore Naturale" ed eliminare la Seconda e Sesta nota (II° e VI°m).Ad esempio la Scala Pentatonica Minore di Do è:Do Mib Fa Sol Sib DoLa sequenza degli intervalli è: " T+S T T T+S T "

"Scala Blues Minore"
Si ottiene semplicemente aggiungendo alla "Scala Pentatonica Minore" la nota "Quinta Diminuita" (alcuni Musicisti preferiscono vederla anzichè come "Quinta Diminuita", come "Quarta Aumentata": in entrambi i casi la nota dista esattamente 6 semitoni dalla nota Tonica).La Scala Blues Minore ha quindi la seguente sequenza di intervalli: " T+S T S S T+S T ".
Ad esempio, la Scala Blues Minore di Do è:Do Mib Fa Solb Sol Sib Do

"Scala Blues Maggiore"
Si ottiene semplicemente aggiungendo alla "Scala Pentatonica Maggiore" la nota "Terza Minore", ottenendo la sequenza di intervalli: " T S S T+S T T+S ".Ad esempio la Scala Blues Maggiore di Do è:Do Re Mib Mi Sol La Do"Scala Blues Estesa" (detta anche "Scala Blues Completa").
La Scala Blues Estesa è formata da tutte le note della "Scala Blues Maggiore" e da tutte le note della "Scala Blues Minore".
La "Scala Blues Estesa" è quindi formata da tutte le note della "Scala Pentatonica Maggiore", da tutte le note della "Scala Pentatonica Minore", e dalla nota "Quinta Diminuita".Ad esempio, la Scala Blues Estesa di Do è:
Do Re Mib Mi Fa Solb Sol La Sib DoLa

"Scala Blues Estesa"
Ha quindi la seguente sequenza di intervalli: " T S S S S S T S T ".
Abbiamo visto che, partendo dalla sequenza degli intervalli della Scala Maggiore di Do (= Scala di Do di Modo Ionico), si possono ottenere le sequenze di intervalli delle altre "Scale Modali Maggiori" ("Scala di Modo Dorico", "Scala di Modo Frigio", "Scala di Modo Lidio", "Scala di Modo Misolidio", "Scala di Modo Eolio", "Scala di Modo Locrio").
La stessa "Scala Minore Naturale Relativa" è stata ottenuta utilizzando la sequenza di intervalli che vanno dalla nota "La" (VI° grado della "Scala Maggiore di Do") alla nota "La" un'ottava successiva (= "Scala di Modo Eolio").Utilizzando un procedimento del tutto analogo, si possono ricavare i Modi, sia dalla "Scala Minore Armonica" che dalla "Scala Minore Melodica".Abbiamo visto che la "Scala Minore Armonica" ha la seguente sequenza di intervalli: " T S T T S T+S S ".Se nella costruzione della Scala anzichè partire dal primo intervallo partiamo dal secondo, la sequenza di intervalli da: T S T T S T+S S " diventerà: " S T T S T+S S T ". Se anzichè partire dal primo intervallo della sequenza " T S T T S T+S S " partiamo dal terzo intervallo, otteniamo la sequenza " T T S T+S S T S ".
In questa maniera otteniamo i seguenti "Modi della Scala Minore Armonica" :
" T S T T S T+S S " ----------> "Scala Minore Armonica" = "Scala di Modo Eolio con la Settima Maggiore";
" S T T S T+S S T " ----------> "Scala di Modo Locrio con la Sesta Maggiore";
" T T S T+S S T S " ----------> "Scala di Modo Ionico con la Quinta Aumentata";
" T S T+S S T S T " ----------> "Scala di Modo Dorico con la Quarta Aumentata";
" S T+S S T S T T " ----------> "Scala di Modo Frigio con la Terza Maggiore";
" T+S S T S T T S " ----------> "Scala di Modo Lidio con la Seconda Aumentata";
" S T S T T S T+S " ----------> "Scala di Modo Superlocrio Diminuito".

Applicando lo stesso identico procedimento alla sequenza di intervalli della "Scala Minore Melodica ASCENDENTE", otteniamo i "Modi della Scala Minore Melodica" :
" T S T T T T S " ----------> "Scala Minore Melodica ASCENDENTE" = "Scala di Modo Dorico con la Settima Maggiore";
" S T T T T S T " ----------> "Scala di Modo Frigio con la Sesta Maggiore" = "Scala di Modo Dorico con la Seconda Minore";
" T T T T S T S " ----------> "Scala di Modo Lidio con la Quinta Aumentata" = "Scala di Modo Lidio Aumentato";
" T T T S T S T " ----------> "Scala di Modo Lidio di Dominante" = "Scala di Modo Lidio con la Settima Minore";
" T T S T S T T " ----------> "Scala di Modo Misolidio con la Sesta Minore";
" T S T S T T T " ----------> "Scala di Modo Locrio con la Seconda Maggiore";
" S T S T T T T " ----------> "Scala di Modo Superlocrio" = "Scala Alterata".

C'è poi la "Scala Maggiore Armonica" . Ha la sequenza intervallare della "Scala Minore Armonica", con l'unica differenza che il III° grado è Maggiore anzichè Minore:" T T S T S T+S S "Applicando lo stesso identico procedimento, si ottengono i
"Modi della Scala Maggiore Armonica" :
" T T S T S T+S S " -----> "Scala Maggiore Armonica" = "Scala di Modo Ionico con la Sesta Minore";
" T S T S T+S S T " -----> "Scala di Modo Dorico con la Quinta Diminuita";
" S T S T+S S T T " -----> "Scala di Modo Frigio con la Quarta Diminuita";
" T S T+S S T T S " -----> " Scala di Modo Lidio con la Terza Minore";
" S T+S S T T S T " -----> " Scala di Modo Misolidio con la Seconda Minore";
" T+S S T T S T S " -----> " Scala di Modo Lidio con la Seconda Aumentata e la Quinta Aumentata";
" S T T S T S T+S " -----> "Scala di Modo Locrio con la Settima Diminuita".

Ci sono poi altre tre Scale. Queste Scale che vi mostro hanno una particolarità: tutte le loro note sono distanziate da intervalli uguali. Si chiamano per questo "Scale Simmetriche" ."Scala Diminuita (S T)" : " S T S T S T S T " "Scala Diminuita (T S)" : " T S T S T S T S ""Scala Esatonale" : " T T T T T T ".


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Accordi Maggiori

>> martedì 3 febbraio 2009

SOL

SI

MI


RE



LA




DO
Per consigli o correzzioni lasciate un commento!
Accordi by FRA; NON PUOI COPIARE QUESTI ACCORDI VERRAI SUBITO RINTRACCIATO


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Whammy-Bar = Tremolo-Bar = Barra del Vibrato

Whammy-Bar = Tremolo-Bar = Barra del Vibrato

La leva del vibrato, quando viene abbassata prima o durante o dopo il plettraggio di una singola corda o di più corde (accordo), permette di scendere d'intonazione di 1/4 di Tono, di 1/2 Tono (= un Semitono), di un Tono o più, tirata verso l'alto prima, durante o dopo il pettragggio di una singola corda o di più corde (accordo), invece, permette di salire d'intonazione di 1/4 di Tono, di 1/2 Tono (= un Semitono), di un Tono o più, diteggiando con la mano sinistra uno o più tasti, e dando con la mano destra piccoli e leggeri colpi sulla leva del vibrato, si ottengono particolari glissati detti "Bar Hit" (in questo caso si usa la leva facendo a meno di plettrare o pizzicare le corde). La leva del vibrato può avere una rigidità regolabile, e può essere abbassata e alzata (anche oltre la propria "posizione di riposo") sia girata verso il manico della chitarra (cioè verso sinistra), che nella stessa direzione ma di verso opposto (cioè verso destra). Le tecniche della leva del vibrato sono molteplici. Il simbolo della "Whammy-Bar" è la scritta "w/bar". La leva del vibrato permette di "abbellire" (modificando il suono e prolungandolo) sia singole note che accordi (parziali e/o interi).
Ad esempio:
w/bar-------!-----------------------------------------------------3-----------------------------------------------------------------------------------
In questo caso si diteggia con un dito della mano sinistra la terza corda al terzo tasto, si abbassa la leva del vibrato e la si riaccompagna nella "posizione di riposo", con un movimento alternato e continuo, di velocità e intensità variabile, oppure si può utilizzarla ad esempio su di un accordo:

w/bar---------------------!----------------------------------------------------------------------------------------7\(5)/7------------------------------7\(5)/7------------------------------5\(3)/5--------------------------------------------------------

In questo caso si diteggia con la mano sinistra l'accordo, si plettrano la quinta, quarta e terza corda con un unico movimento, si abbassa la leva del vibrato scendendo di un Tono di intonazione, e si riaccompagna la leva del vibrato nella "posizione di riposo".Oppure, ad esempio:

w/bar-----------------!--------------------------------------------------------------------------------------3/(5)\(3)\(1)-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

In questo caso si diteggia con un dito sinistro la terza corda al terzo tasto, si plettra la terza corda, si tira verso l'alto la leva del vibrato salendo di un Tono d'intonazione, si abbassa la leva del vibrato accompagnandola nella posizione di riposo, si preme verso il basso la leva del vibrato scendendo di un altro Tono.Riassumendo:La leva del vibrato può riguardare o una nota o più note contemporaneamente (accordo). Questa nota o questo accordo può essere suonato plettrando una o più corde, o pizzicando una o più corde, o facendo tapping su una o più corde.La leva ha una sua "posizione di riposo" che la rende parallela alla cassa della chitarra. La leva può essere abbassata o alzata rispetto alla sua posizione di riposo.Queste tecniche vengono descritte (solo per semplicità) su una nota, ma possono essere fatte benissimo su una serie di note consecutive, su un accordo, o su una serie di accordi successivi.La leva può essere abbassata e fatta ritornare nella sua posizione di riposo con un unico movimento o con un movimento continuo e ripetuto nel tempo. Questo abbassamento della leva (detto "depressione della leva") può essere di ampiezza variabile. Può essere appena accennato o estremamente ampio.PRIMA si suona una nota, POI si abbassa la leva (lentamente/ velocemente/ istantaneamente = dando un colpetto con il palmo della mano destra), si rilascia la leva accompagnandola nella sua posizione di riposo (lentamente/ velocemente/istantaneamente = facendole fare uno "scatto" verso la posizione di riposo senza accompagnarla con la mano destra), oppure ANCHE OLTRE la sua posizione di riposo (cioè tirandola, delicatamente verso l'alto), ma prima o poi dovrà tornare nella sua posizione di riposo (tutto questo movimento complessivo può essere fatto una volta soltanto, oppure ripetutamente).PRIMA si abbassa la leva, POI si suona una nota, e si rilascia la leva accompagnandola nella sua posizione di riposo (lentamente/ velocemente/istantaneamente = facendole fare uno "scatto" verso la posizione di riposo senza accompagnarla con la mano destra), oppure ANCHE OLTRE la sua posizione di riposo (cioè tirandola, delicatamente, verso l'alto), ma prima o poi dovrà tornare nella sua posizione di riposo (tutto questo movimento complessivo può essere fatto una volta soltanto oppure ripetutamente).

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STRUMMING CON LE DITA

STRUMMING CON LE DITA

I Chitarristi Classici che fanno della Musica la loro professione curano molto le dita. Mentre le dita della mano sinistra hanno le unghie cortissime (per diteggiare le corde il più possibile perpendicolarmente alla tastiera), le dita della mano destra dovrebbero avere le unghie leggermente sporgenti oltre i polpastrelli (ma non eccessivamente), dovrebbero essere limate "a cupola" e dovrebbero essere smussate verso l'interno. Per motivi di vario tipo (estetici, professionali, sportivi.....) non tutti possono/desiderano farsi crescere le unghie della mano destra come i Chitarristi Classici.
La maggior parte di noi ha le unghie corte e arpeggia utilizzando i polpastrelli delle dita della mano destra. In alternativa suoniamo utilizzando un plettro.
Quando si accompagna il canto, il modo più efficace per suonare in strumming è quello di utilizzare un plettro morbido (sottile, molto flessibile) perchè produce suoni molto nitidi e brillanti. Io lascio sempre un plettro sottile nel portafogli sotto alla carta d'identità o sopra alla patente, ma può capitare che ci troviamo a dover cantare e suonare senza avere a portata di mano un plettro.
In pratica, a fare strumming senza plettro.Per superare questo problema, ho elaborato una tecnica semplice e al tempo stesso molto efficace.I criteri che ho tenuto in considerazione sono:

1) il fatto di avere unghie corte ad entrambe le mani (ma se avete le unghie della mano destra lunghe il suono è anche migliore perchè più incisivo);
2) la semplicità tecnica (la tecnica deve essere il più possibile facile ma al tempo stesso razionalmente efficace);
3) la velocità esecutiva (deve essere possibile eseguire pennate in sedicesimi e in trentaduesimi di battuta);
4) la qualità del suono (ogni accordo si deve distinguere da quello successivo il più chiaramente e nitidamente possibile).STRUMMING CON INDICE E POLLICE Incrociate indice e pollice della mano destra a forma di "X", in maniera leggermente simile a come se steste afferrando un plettro.L'indice è rivolto in diagonale a destra verso il basso. Il pollice è diretto in diagonale a sinistra verso il basso.Il dorso dell'unghia dell'indice svolge la funzione della faccia anteriore del plettro (quella che percuote le corde nella pennata discendente), il dorso dell'unghia del pollice svolge la funzione della faccia posteriore del plettro (quella che percuote le corde nella pennata ascendente).Durante la pennata discendente il dorso dell'unghia dell'indice destro si posiziona in diagonale (anzichè in verticale) sopra le corde e, grazie alla rotazione del polso e all'eventuale rotazione aggiuntiva dell'articolazione dell'indice, struscia su tutte le corde dell'accordo.Durante la pennata ascendente il dorso dell'unghia del pollice destro si posiziona in diagonale (anzichè in verticale) sopra le corde e, grazie alla rotazione del polso, struscia su tutte le corde dell'accordo.Superficie superiore delle corde.
Quando con la mano sinistra diteggiate un accordo e con la mano destra pennate con un plettro morbido le corde, l'ideale è colpire le corde con il plettro perfettamente verticale, seguendo una traiettoria perpendicolare rispetto alla lunghezza delle corde. Se utilizzate un plettro morbido, quando trapassate le corde, la parte inferiore del plettro si flette indietro.
Ma nel caso delle dita (che sono assai più spesse e ovviamente non possono flettersi "trapassando" le corde), non potete colpire la prima corda dell'accordo da dietro proprio perchè se non ruotate le articolazioni delle dita, queste non si flettono e le dita rimangono "incastrate" (bloccate) tra le corde.
Per utilizzare le dita nello strumming, dovete quindi seguire una traiettoria perpendicolare rispetto alla lunghezza delle corde, ma strusciando le dita SOPRA LE CORDE, non colpendole da dietro.Rotazione del polsoE' di fondamentale importanza che ruotiate il polso. Il movimento di rotazione del polso deve essere "a scatto", cioè istantaneamente accelerato. In questo modo le note prodotte da più corde producono un unico suono. Se il polso non ruotasse, le dita si incastrerebbero tra corda e corda e il suono non sarebbe unico, bensì una successione rapidissima di suoni prodotti da ogni singola corda.
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LA CHITARRA RITMICA

L'AFFASCINANTE CHITARRA RITMICA

Ciao a tutti,inizio a parlare della " CHITARRA RITMICA ". Ma prima definiamo LA BATTUTA. La battuta è un ARCO DI TEMPO. La battuta può essere lunga due secondi, due secondi e mezzo, tre secondi, tre secondi e mezzo, quattro secondi, varia, insomma, da canzone a canzone. Quello che a noi chitarristi interessa sono fondamentalmente tre cose:
1) CAPIRE QUANTO TEMPO DURA (in pratica quanto è lunga, cioè DOVE INIZIA E DOVE FINISCE);
2) LA SUA ESATTA SUDDIVISIONE RITMICA;
3) LA SINCRONIA LIRICA-CHITARRA.

" OTTAVI E SEDICESIMI "

Per il momento, dimenticatevi qualsiasi testo (lasciate perdere, per ora, le parole).Immaginiamo di prendere una battuta che duri 16 SECONDI (noi conteremo includendo lo "0", quindi da "0" a "15").
Con la mano sinistra diteggiamo sulla tastiera un qualunque accordo, e con la mano destra facciamo UNA PENNATA DISCENDENTE OGNI QUATTRO SECONDI. In tutto faremo 4 PENNATE DALL'ALTO VERSO IL BASSO (PENNATE DISCENDENTI).Ognuna di queste pennate(=plettrate) si dice che abbia valore di UN QUARTO DI BATTUTA. Questo perchè, per definizione, si considera la battuta lunga 4/4 (cioè 1/4 + 1/4 + 1/4 + 1/4 = 4/4). Quindi la prima pennata al secondo numero "0", la seconda pennata al secondo numero "4", la terza pennata al secondo numero "8", la quarta pennata al secondo numero "12". State suonando "IN QUARTI" DI BATTUTA. Ora provate a plettrare con un movimento inverso, cioè DAL BASSO VERSO L'ALTO (PENNATE ASCENDENTI), tra una pennata discendente e la sua successiva. Se state suonando correttamente, farete ai secondi numero "0", "4", "8" e "12" quattro pennate in giù e, ai secondi numero "2", "6", "10" e 14", quattro pennate in su. State suonando "IN OTTAVI".

Ogni pennata, sia discendente che ascendente, dura esattamente "UN OTTAVO" DI BATTUTA (ogni pennata, in questo caso specifico, dura 2 secondi).Gli ottavi sono importantissimi perchè spesso, nella musica leggera, le canzoni si fanno bene proprio SUDDIVIDENDO IL TEMPO DI OGNI BATTUTA IN 8 PARTI DI TEMPO UGUALI. Prendiamo ora un brano che tutti possano conoscere: "FRA MARTINO".Ora vi spiego la " SINCRONIZZAZIONE."
Immaginiamo che la battuta iniziale, "Fra Martino..." duri 16 secondi. Applichiamo quello che vi ho spiegato prima SUI QUARTI e suoneremo una pennata AD OGNI SILLABA.Quindi avremo: "Fra"-"Mar"-"ti"-"no". Al "Fra" faremo la prima pennata DISCENDENTE, al "Mar" la seconda pennata DISCENDENTE, al "ti" la terza pennata DISCENDENTE, al "no" la quarta pennata DISCENDENTE.Adesso inseriamoci GLI OTTAVI. Mettiamo che la prima pennata che si fa al "Fra"duri 4 secondi prima di fare la seconda pennata che si fa al "Mar". Tra la prima pennata DISCENDENTE e la seconda pennata DISCENDENTE, facciamo, NEL MEZZO, una pennata ASCENDENTE. In pratica le pennate in giu ACCENTUANO LE SILLABE, le pennate in su ACCENTUANO GLI SPAZI TRA LE SILLABE. Noi stiamo facendo 8 pennate: una per ogni sillaba, e una per ogni spazio che separa una sillaba dall'altra. Le pennate che valorizzano le sillabe VANNO IN GIU, quelle che valorizzano gli spazi VANNO IN SU.Adesso vi parlo dei "SEDICESIMI" DI BATTUTA. Immaginiamo di prendere una battuta che dura 15 secondi e suoniamola in ottavi di battuta. Le nostre 8 pennate saranno fatte ai secondi numero: "0", "2", "4", "6", "8", "10", "12", "14". Adesso proviamo a fare un'altra pennata TRA UNA PLETTRATA E L'ALTRA. Avevamo detto che le pennate in giu erano ai secondi numero "0", "4", "8", "12", e quelle in su ai secondi numero "2", "6", "10", "14". Riprendiamo la nostra "Fra Martino".La prima battuta faceva "Fra"-"Mar"-"ti"-"no"...Se state suonando correttamente, TRA UNA SILLABA E L'ALTRA, STATE FACENDO QUATTRO PENNATE ALTERNATE, OGNUNA DELLE QUALI DURA UN SEDICESIMO DI BATTUTA.
Avete appena suddiviso il tempo di una battuta in sedici parti di tempo uguali. State facendo sedici pennate alternate ai secondi numero "0", "1", "2", "3", "4", "5", "6", "7", "8", "9", "10", "11", "12", "13", "14", "15". Più precisamente farete le pennate discendenti ai secondi numero "0", "2", "4", "6", "8", "10", "12", "14", e le pennate ascendenti ai secondi numero "1", "3", "5", "7", "9", "11", "13", "15".Abbiamo appena imparato a suonare IN SEDICESIMI SINCRONIZZATI. Tuttavia, spesso, la PRIMA SILLABA DEL TESTO, NON COINCIDE CON LA PRIMA PENNATA, BENSI' CON LA SECONDA, O ADDIRITTURA CON LA TERZA. Che significa? Semplice: suonerete la prima pennata, o le prime due pennate, o le prime tre pennate, PRIMA ANCORA DI CANTARE LA PRIMA SILLABA. In questi casi, quindi (e sono frequentissimi), LA MUSICA INIZIA PRIMA DEL TESTO. Normalmente, almeno nella musica leggera, prima di ogni battuta in cui si canta, c'è una battuta, oppure una battuta e mezza, oppure due battute IN CUI SI SUONA E BASTA, SENZA CANTARE. Questo perchè? Serve a far capire SIA IL RITMO CHE GLI ACCORDI CHE USEREMO MENTRE CANTEREMO." PAUSE " Ogni pennata dura un certo periodo di tempo. Torniamo AGLI OTTAVI. Avevamo 8 pennate. Precisamente ai secondi numero "0", "4", "8", "12" facevamo quattro pennate in giu e ai secondi numero "2", "6", "10", "14" quattro pennate in su. Provate a fare così ora. Suonate, ma al secondo numero "2" invece di fare la pennata in su, POGGIATE IL PALMO DELLA MANO DESTRA VICINO AL PONTE SOPRA LE CORDE. Le corde smetteranno di oscillare e avrete silenzio. A questo punto le cose difficili per chi inizia sono due: FARE DURARE QUESTO SILENZIO ESATTAMENTE QUANTO DURA UNA PENNATA (CIOE' UN OTTAVO DI BATTUTA), E MANTENERE IL CORRETTO MOVIMENTO ALTERNATO DELLA MANO SU E GIU. Quindi voi farete al secondo numero "0" una pennata in giu, al secondo numero "2" FARETE LA PAUSA, al secondo numero "4" la pennata in giu, al secondo numero "6" la pennata in su, al secondo numero "8" la pennata in giu, al secondo numero "10" la pennata in su, al secondo numero "12" la pennata in giu, al secondo numero "14" la pennata in su . Ora proviamo a fare cosi. Facciamo la prima pennata al secondo numero "0" in giu, la seconda pennata al secondo numero "2" in su, PAUSA DA 1/8 AL SECONDO NUMERO "4", pennata al secondo numero "6" IN SU!!!!!!, pennata al secondo numero "8" giu, pennata al secondo numero "10" in su, pennata al secondo numero "12" in giu, pennata al secondo numero "14" in su. Ciò a cui voi dovete stare attenti è sapere se dopo una pausa (oppure più pause consecutive) dovete riniziare con il movimento della mano dall'alto verso il basso o dal basso verso l'alto. E mi raccomando: ricordate sempre di fare durare una pausa esattamente un ottavo. E' logico che, se decidete fare due pause CONSECUTIVE da un ottavo l'una, la pausa che ottenete sarà 1/8 + 1/8 = 1/4. Suggerisco però, anche nel caso in cui facciate pause da 1/4, di CONTARE IN OTTAVI.
Provate ora a SOSTITUIRE AD OGNI PENNATA PER VOLTA UNA PAUSA CORRISPONDENTE. Per esempio, togliamo la quarta pennata e mettiamoci la pausa corrispondente, oppure potremmo fare tre pause successive da un ottavo, oppure mettere una pausa da un ottavo al posto della seconda pennata e un'altra pausa da un ottavo al posto della settima pennata..... potete divertirvi a suonare tutte le combinazioni che volete.....(con i sedicesimi la cosa è del tutto analoga).....Per mantenere il conto e il giusto movimento GIU-SU, la cosa migliore, almeno secondo me, è CONTARE MENTALMENTE. Cioè: DATE UN COLPETTINO DI PALMO DESTRO SULLE CORDE VICINO AL PONTE "AZZITTENDO" LA CHITARRA E IMMAGINATE CHE DEBBA DURARE QUEL COLPETTINO ESATTAMENTE QUANTO DURA UNA PENNATA. IMMAGINATE DI BATTERE SOPRA UN TAMBURELLO, E FATE ATTENZIONE A QUANTO FATE DURARE IL SUONO DI QUESTA "PERCUSSIONE"." LEGATURE DI VALORE "
Prendiamo la canzone "WHEN THE SAINTS GO MARCHING IN". Ora applichiamoci la RITMICA IN OTTAVI ALTERNATI.Avremo in tutto 8 pennate: 4 in giu e 4 in su. Fate la prima pennata GIU, la seconda SU, la terza GIU, la quarta SU, la quinta GIU .... E FATE DURARE LA QUINTA PENNATA PER ALTRE TRE PENNATE (=legatura di valore ritmica). La quinta pennata suona e voi la fate prolungare contando, SENZA PLETTRARE SULLE CORDE, LA SESTA, SETTIMA E OTTAVA PENNATA.Un espediente potrebbe essere quello di FARE LE PENNATE 6, 7, e 8 ....COME PENNATE ALTERNATE IN ARIA (poco sopra le corde) SENZA TOCCARE LE CORDE. In questo modo manterrete sia la ritmica corretta che il giusto movimento GIU-SU.Torniamo alla canzone "When the saints go marching in" e infiliamoci questa ritmica (per i principianti capisco che non è facilissimo fare questo e cantare contemporaneamente, ma è solo questione di allenamento.....).
Fate le prime 5 pennate sulle corde SENZA CANTARE, poi iniziate a cantare SENZA SUONARE "Oh, when the". Quando cantate la parola "saints" siete già entrati nella seconda battuta e, di conseguenza, mentre dite la parola "saints" fate, in maniera sincronizzata, le prime due pennate alternate della seconda battuta. Le tre pennate successive sulle corde verranno eseguite anche queste SENZA CANTARE. ANCHE SE NON STATE PLETTRANDO SULLE CORDE (BENSI IN ARIA!!!) ALLE SILLABE " Oh, when the ", per la suddivisione in ottavi AVETE TENUTO INDIRETTAMENTE CONTO DELLE SILLABE. (capirete meglio in seguito quando vi mostrerò la relazione della durata delle pennate con la "velocità battiti per minuto").LEGARE LE PENNATE significa PROLUNGARE UNA PENNATA DEL VALORE MATEMATICO DELLE PENNATE SUCCESSIVE ("LEGATE") CHE NON SI ESEGUONO SULLE CORDE (bensì in aria!).Spesso le parole di una canzone all'inizio non sono PLETTRATE, MA PER LA SUDDIVISIONE CORRETTA DELLE PENNATE, VANNO CONTEGGIATE ANCHE SE NON SI FANNO! E' solo cosi che capirete come potete suddividere ulteriormente gli ottavi in SEDICESIMI SENZA ANDARE FUORI TEMPO.Vediamo un altro esempio: "LA CANZONE DEL SOLE" (Lucio Battisti - Mogol)Fate una ritmica in 4/4 e fate tutte pennate ALTERNATE IN OTTAVI.Fate prima pennata GIU, seconda pennata SU, terza pennata GIU, quarta pennata SU IN ARIA (NON TOCCATE LE CORDE!), quinta pennata GIU, sesta pennata SU, settima pennata GIU, ottava pennata SU IN' ARIA (NON TOCCATE LE CORDE!).Avete prima pennata da UN OTTAVO, seconda pennata da un OTTAVO, terza pennata da UN QUARTO (legatura di valore ritmica = pennata da UN OTTAVO SULLE CORDE + PENNATA DA UN OTTAVO IN ARIA), quinta pennata da UN OTTAVO, sesta pennata da UN OTTAVO, settima pennata da UN QUARTO (legatura di valore ritmica = PENNATA DA UN OTTAVO SULLE CORDE + PENNATA DA UN OTTAVO IN ARIA).Suonando correttamente vi accorgerete che state facendo così:PRIMA PENNATA, SECONDA PENNATA ("LE"), TERZA PENNATA CHE DURA ANCHE PER LA QUARTA PENNATA CHE FATE IN ARIA ("BION" + "DE"), QUINTA PENNATA ("TREC"), SESTA PENNATA ("CE"), SETTIMA PENNATA CHE DURA ANCHE PER L'OTTAVA PENNATA CHE FATE IN ARIA ("GLI_OC" + "CHI_AZ").... e cosi entrate nella seconda battuta. Come vi avevo detto prima, spesso LA PRIMA PENNATA DA UN OTTAVO VA FATTA PRIMA DELLA PRIMA SILLABA....
Potete divertirvi a fare una battuta in 4/4 con ottavi alternati facendo tutte le legature che volete. Se per esempio "legate" le prime due pennate (che valgono 1/8 ciascuna) dando una plettrata discendente sulle corde e una plettrata ascendente IN ARIA, la prima pennata varrà 1/8 + 1/8 = 1/4. Se invece legate, per esempio, terza, quarta e quinta pennata, facendo sulle corde la terza pennata discendente e quarta pennata ascendente IN ARIA e quinta pennata discendente IN ARIA, avrete una pennata sulle corde (la terza pennata, appunto) che durerà 1/8 + 1/8 + 1/8 = 3/8. Capito questo meccanismo, potete divertirvi a fare tutte le combinazioni possibili che volete con le legature di ottavi (con i sedicesimi la cosa è del tutto analoga).

Riassumendo, ricordate sempre di fare:
1) SUDDIVISIONE MATEMATICA GIUSTA DEI VALORI DELLE SINGOLE PENNATE (ED EVENTUALI PAUSE AL POSTO DELLE PENNATE, MA CHE DURINO QUANTO LE PENNATE):per esempio, PENNATA DA 1/4 GIU+ PENNATA1/4 GIU+ PENNATA DA 1/4 GIU+ PENNATA DA 1/4 GIU = 4/4= dura esattamente quanto PENNATA DA 1/8 GIU + PENNATA DA 1/8 SU+ PENNATA DA 1/8 GIU+ PENNATA 1/8 SU+ PENNATA 1/8 GIU+ PENNATA 1/8 SU + PENNATA DA 1/8 GIU + PENNATA DA 1/8 SU = 4/4;2) SINCRONIZZAZIONE, ANCHE INDIRETTA, TRA PENNATE E, SIA SILLABE CHE SPAZI TRA SILLABE;
2) SAPERE A CHE PUNTO DELLA BATTUTA INIZIARE A SUONARE FACENDO LA PRIMA PENNATA.
Vi accorgerete che, se seguirete queste tre indicazioni, suonerete "A TEMPO" e con una velocità "battiti per minuto" ("b.p.m.") che dipende DALLA VELOCITA' CON CUI CANTATE.Tre cose IMPORTANTISSIME: se non le tenete presente NON POTRETE SUONARE BENE TUTTE LE CANZONI DI MUSICA LEGGERA.Spesso molti fanno uno o due o tutti e tre questi errori e suonano FUORI TEMPO.Vi spiego perchè a molti "non tornano" le pennate.1)
PRIMO PUNTO IMPORTANTISSIMO.
Prendiamo la canzone "Laura non c'è".E' in 4/4. Quindi noi suoneremo SUDDIVIDENDO LA BATTUTA ESATTAMENTE IN 8 PENNATE ALTERNATE DA 1/8 CIASCUNA.Nek fa cosi. (lasciamo perdere l'intro e andiamo al sodo). Nek canta "Lau-ra-non-c'è" poi smette di cantare e si sente solo suonare. Poi riprende a cantare "èan-da-ta-via", poi smette di cantare e si sente solo la chitarra.In pratica succede questo:"Lau" - "ra" - "non" - "c'è" - pennata da 1/8 GIU - pennata da 1/8 SU - pennata da 1/8 GIU - pennata da 1/8 SU - pennata da 1/8 GIU ("èan") - pennata da 1/8 SU ("da") - pennata da 1/8 GIU ("ta") - pennata da 1/8 SU ("via") - pennata da 1/8 GIU - pennata da 1/8 SU - pennata sa 1/8 GIU - pennata da 1/8 SU e poi continua con la voce e chitarra insieme.Se state suonando correttamente, vi accorgerete che STATE PLETTRANDO IN RAPPORTO ALLA VELOCITA' CON CUI CANTATE. E la velocità con cui cantate è in relazione alla velocità con cui SCANDITE LE SILLABE INIZIALI "LAU"-"RA"-"NON"-"C'E'".
Avete appena visto che, anche se prima avete cantato "Lau"-"ra"-"non"-"c'è" senza suonare, in realtà, NELLE PRIME QUATTRO PENNATE CHE AVETE FATTO MENTRE NON CANTAVATE, AVETE INDIRETTAMENTE TENUTO IN CONSIDERAZIONE LA SUDDIVISIONE METRICA DELLE SILLABE ("Lau"-"ra"-"non"-"c'è").Quindi, anche dove la chitarra prolunga il suono (LEGATURA DI VALORE---> VEDI CIO CHE HO SCRITTO MOLTO PRIMA) o dove si fa una o più pause, SI TENGONO SEMPRE IN CONSIDERAZIONE GLI OTTAVI. E PER STABILIRE LA DURATA IN SECONDI DEGLI OTTAVI (1 secondo, due secondi, tre secondi...) = LA VELOCITA' DEGLI OTTAVI, SI FA LA SUDDIVISIONE DELLE SILLABE. Sono le sillabe che ci fanno capire QUANTI SECONDI DURA UNA PENNATA DA 1/8!Per saperlo esattamente, guardate un buon libro originale DI MUSICA LEGGERA (per l'HEAVY METAL è molto diverso il libro: ci sono le intavolature oltrechè gli accordi power chords).Ci trovate IL TESTO, GLI ACCORDI SOPRA IL TESTO, E..... IL PENTAGRAMMA. Questo pentagramma contiene le note della melodia della canzone ed è scritta appositamente per essere cantata o suonata con il pianoforte. Tuttavia, se avete capito ciò che cercai di scrivere MOLTISSIME RIGHE FA, saprete che anche noi possiamo suonare quelle note, una ad una, con la chitarra, leggendo solo il pentagramma, senza l'intavolatura, ESATTAMENTE COME FANNO I CHITARRISTI CLASSICI! Comunque, a noi che ci interessa (per ora) solo la ritmica e non la melodia, serve solo ricordare che quelle note ci permettono DI CAPIRE QUANTI SECONDI FARE DURARE ESATTAMENTE OGNUNA DELLE PENNATE DA UN OTTAVO (CHE DEVONO ESSERE TRA LORO LUNGHE TUTTE UGUALI) .Attenzione però a NON SEGUIRE LA DURATA DELLE NOTE DELLA MELODIA FACENDO LA CHITARRA D'ACCOMPAGNAMENTO! (A noi interessano solo GLI OTTAVI!)Altrimenti sapete cosa succede? Voi PLETTRERETE SOLO DOVE CI SONO LE NOTE DELLA MELODIA (CHE COINCIDONO CON LE SILLABE) MA NON SUONERETE PIU DOVE IL CANTANTE STA' ZITTO (POICHE', LOGICAMENTE, NON CI SONO PIU' LE NOTE DELLA MELODIA SE IL CANTANTE NON CANTA!)A questo punto ritorniamo un attimo a "Fra Martino".Potete fare o una pennata ad ogni sillaba, o due pennate per sillaba, o quattro pennate per sillaba (PERCHE' E' IN 4/4: RILEGGETEVI CIO' CHE HO SCRITTO MOLTO PRIMA SU "FRA MARTINO" E "LA CANZONE DEL SOLE"). Se fate UNA pennata per sillaba, questa avrà valore 1/4 (infatti farete 4 pennate dentro alla battuta), se fate DUE pennate per sillaba, queste avranno CIASCUNA valore 1/8 (infatti farete 8 pennate dentro alla battuta), se fate QUATTRO pennate per sillaba, CIASCUNA AVRA' VALORE 1/16 (infatti farete 16 pennate dentro alla battuta).2) SECONDO PUNTO IMPORTANTISSIMO.Come ho scritto molto prima, spesso le canzoni, hanno la prima sillaba che NON COINCIDE CON LA PRIMA PENNATA DA UN OTTAVO, BENSI' CON LA SECONDA PENNATA DA UN OTTAVO O ADDIRITTURA CON LA TERZA PENNATA DA UN OTTAVO.Per esempio "La canzone del sole", abbiamo visto (rileggete ciò che ho scritto molto tempo prima) CORRISPONDERE LA PRIMA SILABA "Le" CON LA SECONDA PENNATA DA 1/8 ASCENDENTE. Quindi, in questo caso, iniziava la chitarra con la prima pennata SENZA VOCE, e la seconda pennata alla prima sillaba "Le". ("Le bionde trecce, gli occhi azzurri e poi.....")QUINDI FATE ATTENZIONE A QUALE PENNATA PARTIRE CON LA VOCE: domandatevi: la prima sillaba coincide con la prima pennata da 1/8? coincide con la seconda pennata da 1/8? coincide con la terza pennata da 1/8? coincide con la quarta pennata da 1/8? CON CHE PENNATA COINCIDE??3) TERZO PUNTO IMPORTANTISSIMO.Noi fin'ora abbiamo considerato solo il tempo 4/4. Abbiamo fatto 8 pennate alternate da 1/8 l'una. Ma esistono altri 3 tempi FONDAMENTALI nella musica leggera.Abbiamo i tempi:4/4; 3/4=6/8; 12/8 (detto " quattro-quarti-terzinato "); 9/8 (detto " tre-ottavi-terzinato ").Spiegato il 4/4, vediamo adesso il 3/4. Il tempo 3/4 in una battuta si fa semplicemente togliendo 1/4 finale. Spesso, anzichè fare solo tre pennate (da 1/4 l'una) in una battuta, è più bello sentire 6 pennate da 1/8 l'una, cioè pennata da 1/8 GIU+ pennata da 1/8 SU + pennata da 1/8 GIU + pennata da 1/8 SU+ pennata da 1/8 GIU + pennata da 1/8 SU = 6/8 = 3/4.Il tempo 12/8 è un tempo 4/4 particolare. Nel tempo 4/4 suddividevamo ogni pennata da 1/4 DISCENDENTE in 2 pennate da 1/8 l'una ALTERNATE (=SU E GIU). Bene: nel tempo 12/8 non faremo piu DUE pennate AD OGNI QUARTO, BENSI 3! TRE PENNATE AD OGNI QUARTO!In tutto avremo 12 pennate in una battuta LUNGHE TUTTE UGUALI. (3 pennate X 4 = 12 pennate).Il tempo 9/8 è un tempo 3/4 terzinato perchè è come il 12/8 (quattro-quarti-terzinato), MA SENZA L'ULTIMO QUARTO TERZINATO (12/8 - 3/8 = 9/8 ).AL POSTO DI OGNI PENNATA DA 1/4 DISCENDENTE, FAREMO 3 PENNATE ALTERNATE.In tutto avremo 9 pennate in una battuta LUNGHE TUTTE UGUALI. (3 pennate X 3 = 9 pennate).E' DI FONDAMENTALE IMPORTANZA CAPIRE SE' IL TEMPO DI UN BRANO E' IN 4/4, 3/4, 12/8 O 9/8, ALTRIMENTI SUONERETE FUORI TEMPO.I Tempi 4/4 e 3/4 (= 6/8 ) sono detti "Tempi Semplici" = "Tempi Binari" (perchè ogni nota può essere sostituita con due note ciascuna di metà valore), mentre i Tempi 12/8 e 9/8 sono detti "Tempi Composti" = "Tempi Ternari" (perchè ogni nota può essere sostituita con tre note, ciascuna di un terzo di valore)." INTENSITA' DELLE PENNATE ("DINAMICA")" Prima di tutto partiamo da una constatazione. Molti di voi si saranno accorti che una pennata, sia discendente che ascendente, puo' essere fatta con più o meno forza. Ebbene, nella musica, indipendentemente da quale strumento suoniate, c'è una scala di valori di "intensità":ppp pp p mp mf f ff fffppp = più che pianissimopp = pianissimop = pianomp = mezzo pianomf = mezzo fortef = forteff = fortissimofff = più che fortissimocresc. = crescendo (progressivo aumento di intensità rappresentato dal simbolo " < ")dim. = diminuendo (progressivo decremento di intensità rappresentato dal simbolo " > ")" ACCORDI INTERI E ACCORDI PARZIALI " Ogni accordo è formato da almeno tre note che possono essere raddoppiate a diverse ottave. Ogni nota è una "voce". Quindi ogni accordo è formato da "più voci". La sequenza verticale delle note che costituiscono l'accordo è detta "Voicing".Prendiamo una battuta in 4/4 tutta fatta da PENNATE IN OTTAVI ALTERNATE.Per tutta la battuta FATE SOLO l'accordo di "DO": " X32010 ".Abbiamo già visto che ogni accordo è formato da note che "SUONANO BENE INSIEME TRA LORO" (danno un gradevole suono) perchè ognuna di loro ha una certa relazione con la nota Tonica (fondamentale) espressa da un NUMERO PRECISO DI SEMITONI DOPO LA TONICA. Per esempio, l'accordo di "DO", " X32010 ", è fatto, ANDANDO DALLA QUINTA CORDA ALLA PRIMA (la sesta corda non si tocca, c'è una "X" !), dalle note: Do (Tonica), Mi (Terza Maggiore = 4 semitoni dopo la Tonica), Sol (Quinta Giusta = 7 semitoni dopo la Tonica), di nuovo la nota Do (Tonica UN'OTTAVA SUPERIORE), Mi (Terza Maggiore UN'OTTAVA SUPERIORE).Se uno volesse essere preciso quando fa tutta una battuta in 4/4 CON GLI OTTAVI ALTERNATI, in teoria, dovrebbe essere in grado di fare SIA LE PENNATE DISCENDENTI CHE QUELLE ASCENDENTI SEMPRE PLETTRANDO LA PRIMA, LA SECONDA, LA TERZA , LA QUARTA E LA QUINTA CORDA (LA SESTA NO!, perchè stiamo facendo l'accordo di "DO"!).Dal momento che le note sono tra loro "IN ARMONIA", non è necessario prendere sempre tutte e cinque le corde facendo pennate sia discendenti che ascendenti, anzi.....! dopo vedremo una cosa interessante....." CHITARRA RITMICA POLIFONICA " Adesso, infatti, provate a a fare così. Fate una battuta intera in 4/4 in questo modo:pennata da 1/4 GIU, pennata da 1/4 GIU, pennata da 1/4 GIU, pennata da 1/8 GIU, pennata da 1/8 SU.PER TUTTA LA BATTUTA, UTILIZZATE SOLO L'ACCORDO DI "DO". Con la mano sinistra diteggiate l'accordo di "DO". Con la mano destra fate la prima pennata da 1/4 DISCENDENTE SOLO SULLA QUINTA CORDA, la seconda pennata da 1/4 DISCENDENTE SOLO SULLA QUINTA CORDA, con la terza pennata da 1/4 DISCENDENTE PLETTRATE LE RIMANENTI 4 CORDE (CIOE' LA QUARTA CORDA, LA TERZA CORDA, LA SECONDA CORDA E LA PRIMA CORDA, SENZA TOCCARE NE' QUINTA NE' SESTA CORDA!), con la pennata da 1/8 DISCENDENTE PLETTRATE LE RIMANENTI 4 CORDE (CIOE' LA QUARTA CORDA, LA TERZA CORDA, LA SECONDA CORDA E LA PRIMA CORDA, SENZA TOCCARE NE' LA QUINTA NE' LA SESTA CORDA!), con la pennata da 1/8 ASCENDENTE PLETTRATE LE RIMANENTI 4 CORDE (CIOE' LA QUARTA CORDA, LA TERZA CORDA, LA SECONDA CORDA E LA PRIMA CORDA, SENZA TOCCARE NE' QUINTA NE' SESTA CORDA!).Ripete questa battuta con questo accordo tante volte: se lo fate correttamente, avrete la sensazione di sentire DUE CHITARRE INSIEME, ANZICHE' UNA! UNA SEMBRA CHE SUONI SOLO LE NOTE DELLA QUINTA CORDA, L'ALTRA SEMBRA CHE SUONI SOLO LE PRIME 4 CORDE.State attenti ad applicare questo esempio con gli altri accordi. Quando suonavate SOLO la quinta corda, stavate suonando quella che è detta "LA NOTA AL BASSO DELL'ACCORDO".Le note al basso sono le note della corda più bassa (più cupa, più spessa).Per esempio:Nel caso dell'accordo di "MI" la nota al basso si trovera' SULLA SESTA CORDA.Nel caso dell'accordo di "DO", la nota la basso sarà SULLA QUINTA CORDA (la sesta corda non si puo suonare, ricordate che c'era la "X"!!).Nel caso dell'accordo di "RE", la nota al basso sarà SULLA QUARTA CORDA (perchè nell'accordo di "RE" non si deve toccare nè sesta, nè quinta corda, giusto?, solo le prime quattro corde!!)Quindi, le note al basso VARIANO A SECONDA DEL TIPO DI ACCORDO: POSSONO ESSERE O SULLA SESTA, O SULLA QUINTA, O SULLA QUARTA CORDA.Un grande Maestro di questa tecnica è BRUCE SPRINGSTEEN." ACCORDI PARZIALI = FRAMMENTI DI ACCORDI " Ora fate una battuta in 4/4 CON OTTAVI ALTERNATI, E PER TUTTA LA BATTUTA FATE SOLO L'ACCORDO DI "DO"Però adesso fate così le pennate:prima pennata da 1/8 DISCENDENTE: plettrate le prime 5 corde;seconda pennata da 1/8 ASCENDENTE: plettrate solo le prime 2 corde;terza pennata da 1/8 DISCENDENTE: plettrate solo le prime 4 corde;quarta pennata da 1/8 ASCENDENTE: plettrate solo le pime 2 corde;quinta pennata da 1/8 DISCENDENTE: plettrate le prime 5 corde;sesta pennata da 1/8 ASCENDENTE: plettrate solo le prime 2 corde;settima pennata da 1/8 DISCENDENTE: plettrate solo le prime 4 corde;ottava pennata da 1/8 ASCENDENTE: plettrate solo le prime 2 corde. risuonate da capoOra provate a fare così:prima pennata da 1/8 DISCENDENTE: plettrate le prime 5 corde;seconda pennata da 1/8 ASCENDENTE: plettrate solo le prime 2 corde;terza pennata da 1/8 DISCENDENTE: plettrate solo le prime 4 corde;quarta pennata da 1/8 ASCENDENTE: plettrate solo le prime 2 corde;quinta pennata da 1/8 DISCENDENTE: plettrate SOLO LE PRIME 2 CORDE!sesta pennata da 1/8 ASCENDENTE: plettrate SOLO LE PRIME 2 CORDE!settima pennata da 1/8 DISCENDENTE: plettrate SOLO LE PRIME 5 CORDE!ottava pennata da 1/8 ASCENDENTE: plettrate SOLO LA QUARTA E TERZA CORDA! risuonate da capoOppure potreste fare, per esempio:prima pennata da 1/8 DISCENDENTE: plettrate le prime 5 corde;seconda pennata da 1/8 ASCENDENTE: plettrate solo le prime 2 corde;terza pennata da 1/8 DISCENDENTE: plettrate SOLO LE PRIME 2 CORDE!quarta pennata da 1/8 ASCENDENTE: plettrate SOLO LE PRIME 4 CORDE!quinta pennata da 1/8 DISCENDENTE: plettrate SOLO LE PRIME 2 CORDE!sesta pennata da 1/8 ASCENDENTE: plettrate SOLO LE PRIME 2 CORDE!settima pennata da 1/8 DISCENDENTE: plettrate SOLO LE PRIME 5 CORDE!ottava pennata da 1/8 ASCENDENTE: plettrate SOLO LE PRIME 2 CORDE! risuonate da capoSuonarle tante volte, vi farà un effetto strano, "ganzo". E' IMPORTANTE UNA COSA: QUANDO FATE UNA BATTUTA IN 4/4 CON OTTAVI ALTERNATI, OGNI PLETTRATA, SIA CHE VENGA FATTA CON 6, 5, 4, 3, 2, 1 CORDE, DEVE DURARE ESATTAMENTE SEMPRE UN OTTAVO!Divertitevi ad inventare schemi simili a questi. I più bravi riusciranno a plettrare, per esempio prima SOLO 5 corde, poi SOLO 1 corda, poi SOLO 2 corde, poi SOLO 1 corda, poi SOLO 4 corde, poi SOLO 3 corde, poi SOLO 2 corde, poi SOLO 3 corde. Le possibilità combinative sono tantissime. Provate!." NUMERO E SCELTA DI CORDE DA SUONARE, INTENSITA' VARIABILI DELLE PENNATE " A questo punto, vi verrà istintivo fare le pennate su tante corde FORTI (f), le pennate su un numero intermedio di corde MEDIO-FORTI (mf), le pennate solo su due corde o su una sola corda PIANO (p).Quando uno diventa un pò più esperto riuscirà non solo a scegliere IL NUMERO DELLE CORDE DA USARE PER OGNI PLETTRATA ALTERNATA, MA RIUSCIRA' A VARIARE L'INTENSITA' DELLE PLETTRATE A SUO PIACIMENTO, PERSINO FACENDO PENNATE SU 6 CORDE PIANO (p), E PENNATE SU UNA SOLA CORDA FORTISSIME (ff)!PUR FACENDO SEMPRE UNA BATTUTA IN 4/4 CON OTTAVI ALTERNATI TUTTA SOLO CON UN ACCORDO, A QUESTO PUNTO SAPRETE VARIARE:1) IL NUMERO DI CORDE DA PLETTRARE AD OGNI PENNATA;2) LA COLLOCAZIONE DELLA PENNATA (per esempio, se fate l'accordo di "MI" e decidete di fare una pennata CON SOLE 2 CORDE, potete scegliere queste due corde O SESTA E QUINTA CORDA, O QUINTA E QUARTA CORDA, O QUARTA E TERZA CORDA, O TERZA E SECONDA CORDA, O SECONDA E PRIMA CORDA.).3) L'INTENSITA' DELLE PENNATE." PIU' ACCORDI ALL'INTERNO DI UNA BATTUTA " Spesso in una battuta in 4/4 di ottavi alternati ci sono due accordi: il primo accordo dura 4 pennate alternate da un ottavo ciascuna (quindi questo primo accordo dura una pennata da 1/8 giu + una pennata da 1/8 su + una pennata da 1/8 giu + una pennata da 1/8 su = 4/8 = 1/2 BATTUTA), il secondo accordo dura le rimanenti quattro pennate da un ottavo ciascuna (quindi questo secondo accordo dura una pennata da 1/8 giu + una pennata da 1/8 su + una pennata da 1/8 giu + una pennata da 1/8 su = 4/8 = 1/2 BATTUTA). Tuttavia, all'interno di una stessa battuta, è molto frequente trovare PIU' DI DUE ACCORDI. In questi casi LA SUDDIVISIONE RITMICA DELLE PENNATE NON CAMBIA, ciò che cambia sono solo gli accordi (tre anzichè due). Bisogna FARE RIFERIMENTO ALLA SUDDIVISIONE DEGLI OTTAVI NEL PENTAGRAMMA, cioè vedere a che punto esatto della battuta si passa da un accordo ad un altro. Spesso, infatti, il primo accordo dura 4 pennate da 1/8 ciascuna, il secondo accordo dura 2 pennate da 1/8 ciascuna, e il terzo accordo dura 2 pennate da 1/8 ciascuna. Un accordo può durare 8/8 ( = 8 pennate da 1/8 l'una = 4/4 = una battuta intera ), 4/8 ( = 4 pennate da 1/8 l'una = 2/4 = 1/2 = mezza battuta ), 2/8 ( = 2 pennate da 1/8 l'una = 1/4 di battuta ), 1/8 ( = una singola pennata = 1/8 di battuta) o, addirittura, 1/16 di battuta. Soprattutto in questi ultimi casi bisogna essere particolarmente veloci nel passare da un accordo all'altro, ma, più importante della velocità, a mio avviso, è eseguire i singoli accordi più lentamente ma "puliti", mettendo il più possibile in evidenza la differenza che c'è tra un accordo e il suo successivo (la velocità l'acquisirete in un secondo momento: è più importante essere precisi e fare bene gli accordi, piuttosto che fare accordi di fretta fatti male e che non si distinguono chiaramente glu uni dagli altri.). Sia chiaro che, anche se fate una battuta più lentamente, dovete sempre rispettare la suddivisione ritmica." LO STOPPATO = DUMPED STRUMMING = PLETTRAGGIO SMORZATO " Con la mano sinistra diteggiamo l'accordo di Fa. Facciamo una battuta in 4/4 di otto pennate alternate.Ripetiamo quella stessa battuta, ma questa volta, AL POSTO DELLA QUINTA PENNATA ALTERNATA (CHE E' DISCENDENTE), facciamo una pausa di 1/8.Adesso proviamo a ripetere quella battuta ma, invece di fare quella pausa da un ottavo, facciamo così. Solleviamo la mano sinistra che diteggiava l'accordo di Fa dal legno del manico, ma senza staccare le dita sinistre dalle corde. In pratica allentiamo la pressione e lasciamo le dita della mano sinistra sopra le corde senza staccarle, solo che adesso le corde non vengono più schiacciate contro il legno della tastiera. Con la mano destra fate normalmente una pennata discendente da 1/8 di battuta. Abbiamo appena fatto uno "STOPPATO" da 1/8 di battuta. Lo stoppato è un abbellimento ritmico che dà una connotazione "percussiva".Sentite la differenza nelle tre battute appena fatte?Nella prima battuta, ALLA QUINTA PENNATA, avete ottenuto il suono normale della plettrata da 1/8.Nella seconda battuta, ALLA QUINTA PENNATA, avete sostituito alla plettrata da 1/8 una pausa da 1/8.Nella terza battuta, ALLA QUINTA PENNATA, avete fatto una "plettrata smorzata" da 1/8.Potete sostituire ad ogni pennata - A PIACERE - o una pausa o uno stoppato (anche all'interno di una stessa battuta le combinazioni sono tantissime!). Quando ci sono corde a vuoto nell'accordo (per esempio nell'accordo di Do, nell'accordo di Re, nell'accordo di Mi, nell'accordo di Sol, nell'accordo di La.....) potete poggiare il palmo della mano destra sopra la buca della chitarra (nella chitarra elettrica sopra i pick-ups, o in prossimità del ponte) e premere dolcemente le corde ("PALM-MUTING"). In questo caso la mano destra, oltre a sfiorare dolcemente tutte e sei le corde, mantiene inalterato il movimento per la pennata alternata." DIFFERENZA TRA PAUSE E PENNATE STOPPATE " Le pause con la chitarra possono essere prodotte in tre modi. Il primo modo consiste nell'arrestare l'oscillazione di corde che vibrano appoggiando il palmo della mano destra sopra le corde, in prossimità di buca o pick-up. Questa tecnica può essere utilizzata sia su corde diteggiate dalla mano sinistra che su corde non diteggiate (corde a vuoto).Il secondo modo può essere prodotto solo su accordi che non implichino l'utilizzo di corde a vuoto, ad esempio accordi con il barrè. Il secondo modo consiste nell'arrestare l'oscillazione di corde che vibrano allentando la pressione esercitata dalle dita della mano sinistra sulle corde. Le dita della mano sinistra continuano a trovarsi sopra le corde, ma non schiacciano più le corde contro la tastiera.Il terzo modo di produrre pause con la chitarra è dato dall'esecuzione simultanea delle suddette due tecniche.Le pause, all'interno di una battuta, hanno una durata ritmica analoga a quella delle pennate.Se si suona in versione Fingerstyle è possibile inoltre produrre pause utilizzando la punta delle dita della mano destra (pollice destro, indice destro, medio destro, anulare destro) per arrestare l'oscillazione delle singole corde, fino ad un massimo di quattro corde che suonano contemporaneamente. Questo consente di eseguire una pausa dopo una singola nota, mentre (ad esempio) un'altra nota si prolunga (in pratica di due corde che vibrano contemporaneamente, una viene bloccata dalla punta di un dito, mentre l'altra continua ad oscillare continuando a produrre il suono). Le pennate stoppate sulla chitarra possono essere prodotte in tre modi.Il primo modo consiste nell'arrestare, per una frazione di secondo, appoggiando il palmo della mano destra sopra le corde (in prossimità di buca o pick-up), l'oscillazione di corde che vibrano e, istantaneamente dopo, plettrare le corde "smorzate" (= "soffocate"). Questa tecnica può essere utilizzata sia su corde diteggiate dalla mano sinistra che su corde non diteggiate (corde a vuoto). Quando vanno eseguite più pennate stoppate consecutive, dopo avere eseguito la prima pennata stoppata nella modalità sopradescritta, si può lasciare il palmo della mano destra sopra le corde in prossimità di buca o pick-up, e continuare a plettrare su corde "smorzate" (= "soffocate"), cioè senza dovere sollevare di nuovo il palmo per poi riposizionarlo sulle corde.Il secondo modo di eseguire pennate stoppate può essere prodotto solo su accordi che non implichino l'utilizzo di corde a vuoto, ad esempio accordi con il barrè. Il secondo modo consiste nell'arrestare, per una frazione di secondo, l'oscillazione di corde che vibrano allentando la pressione esercitata dalle dita della mano sinistra sulle corde. Le dita della mano sinistra continuano a trovarsi sopra le corde, ma non schiacciano più le corde contro la tastiera. Subito dopo avere allentato la pressione delle dita della mano sinistra sulle corde, si plettra le corde "smorzate" (= "soffocate"). Quando vanno eseguite più pennate stoppate consecutive, dopo avere eseguito la prima pennata stoppata nella modalità sopradescritta, si può lasciare le dita della mano sinistra sulle corde (senza schiacciarle contro la tastiera), e continuare a plettrare su corde "smorzate" (= "soffocate"), cioè senza dovere sollevare di nuovo le dita della mano sinistra per poi riposizionarle sulle corde.Il terzo modo di produrre pennate stoppate consiste nell'esecuzione simultanea delle suddette due tecniche.Le pennate stoppate eseguite su chitarra, all'interno di una battuta, hanno la stessa identica durata ritmica delle comuni pennate su corde non "smorzate" (= non "soffocate"). " I TRENTADUESIMI " Suonare in trentaduesimi di battuta richiede una certa padronanza tecnica. Se fate un ottavo che dura 2 secondi, il sedicesimo varrà 1 secondo e il trentaduesimo mezzo secondo.Per suonare in trentaduesimi, consiglio di rendersi conto che ci sono 3 velocità: la velocità con cui suonate gli ottavi, la velocità con cui suonate i sedicesimi, e la velocità con sui eseguite i trentaduesimi. I trentaduesimi denotano una certa maestria, ma per essere inseriti in un accompagnamento al canto, occorre che la canzone sia sufficientemente lenta. Questo perchè, mentre in ogni canzone è possibile fare pennate che valgano ottavi o sedicesimi, solo nelle canzoni lente (DOVE QUINDI LA BATTUTA DURA PARECCHI SECONDI!) sono di fatto inseribili i trentaduesimi." VARIARE LE RITMICHE IN MANIERA ORIGINALE E CREATIVA " ADESSO VEDIAMO I PRINCIPALI STRUMENTI CHE HA A DISPOSIZIONE IL CHITARRISTA RITMICO PER CREARE BELLISSIME BATTUTE (TUTTI PRECEDENTEMENTE SPIEGATI):A) NOTE (da quarti, da ottavi, da sedicesimi, da trentaduesimi...).B) PAUSE (da quarti, da ottavi, da sedicesimi, da trentaduesimi...).C) STOPPATI (da quarti, da ottavi, da sedicesimi, da trentaduesimi...).D) LEGATURE DI VALORE (da quarti, da ottavi, da sedicesimi, da trentaduesimi...).La cosa interessante è che ognuno di questi "strumenti" può essere sostituito a piacimento con un altro (o più) dei 4 (sono cioè "intercambiabili"). Per esempio, si può fare una battuta formata da una pennata discendente da un ottavo, una pennata in'aria ascendente da un ottavo (quindi questa pennata vale in tutto 1/8 + 1/8 in'aria = 1/4), uno stoppato discendente da un ottavo, una pennata ascendente da un ottavo, una pennata discendente da un sedicesimo, una pausa da un sedicesimo, due pennate un sedicesimo l'una, due pennate da un trentaduesimo l'una, e tre pennate alternate da un sedicesimo l'una. Quindi avremo: 1/8 in giu + 1/8 in su in'aria (legatura di valore)+ 1/8 in giu (stoppato) + 1/8 in su + 1/16 in giu + 1/16 (pausa)+ 1/16 in giu + 1/16 in su + 1/32 in giu + 1/32 in su + 1/16 in giu + 1/16 IN GIU + 1/16 in su = 4/4. Inoltre, per rendere ancora più "suggestiva" la ritmica, non dimentichiamoci che ogni pennata può essere fatta con 2 particolarità:E) NUMERO VARIABILE DI CORDE UTILIZZATE AD OGNI PENNATA (1/2/3/4/5/6 corde).F) INTENSITA' VARIABILE DI OGNI PENNATA (pianissimo/piano/mezzo-piano/mezzo-forte/ forte/fortissimo)." I TEMPI MUSICALI PIU' IMPORTANTI " La "Battuta" è detta anche "Misura". La Misura può essere "Semplice" o "Composta".MISURE SEMPLICI:La Misura Semplice a 2 tempi (per "tempo" = "movimento" intendo il "battito" che ha valore di Semiminima, cioè di 1/4 di battuta) corrisponde al 2/4;La Misura Semplice a 3 tempi corriponde al 3/4;La Misura Semplice a 4 tempi corrisponde al 4/4;MISURE COMPOSTE (si dice "Composta" perchè ad ogni Semiminima si sostituisce, anzichè una duina di Crome, una Terzina di Crome: in pratica, al posto di ogni pennata discendente da 1/4, anzichè eseguire due pennate alternate da 1/8 ciascuna, si eseguono TRE pennate alternate da 1/8 ciascuna, per questo il Tempo è detto anche "Tempo Ternario", a differenza del precedente Tempo definito "Tempo Binario"):La Misura Composta a 2 tempi corrisponde al 6/8 (perchè ci sono 2 terzine di ottavi);La Misura Composta a 3 tempi corrisponde al 9/8 (perchè ci sono 3 terzine di ottavi);La Misura Composta a 4 tempi corrisponde al 12/8 (perchè ci sono 4 terzine di ottavi);Il più importante tempo musicale è senza dubbio il 4/4, seguito dal 3/4 (=6/8 ), dal 12/8 (4/4 "terzinato") e dal 9/8 (3/4 "terzinato"), tutti e quattro già spiegati, ma possiamo anche trovare (più difficilmente):3/8-----2/4-----5/8-----7/8-----2/2-----5/4-----7/4.Ricordatevi sempre che ogni quarto, anzichè durare una duina di ottavi (cioè due ottavi), può durare TRE OTTAVI (se fosse così sarebbe sempre indicato all'inizio del brano da un piccolo "3" che lega una terzina di ottavi che viene eguagliata ad un quarto).ATTENZIONE: che differenza c'è, a questo punto, tra un 4/4 dove ogni quarto ha valore di 3/8 (quindi quattro gruppi di tre ottavi l'uno) e una battuta invece in 12/8 (dove ci sono quattro gruppi di tre ottavi l'uno)? In entrambi casi ci sono 12 pennate alternate, ma che differenza c'è?Nel primo caso ogni gruppo di tre plettrate deve valere un quarto di battuta. Quindi se faccio una pennata da un quarto, questa deve valere come TRE pennate da 1/8 l'una. Invece nel tempo 12/8 ogni pennata da 1/4 deve valere solo come DUE pennate da 1/8 l'una.Parlerò di questi Tempi musicali più rari più avanti.Particolare attenzione va rivolta al Tempo "Swing", detto anche Tempo 12/8 "Shuffle". In inglese "to swing" significa "dondolarsi", "oscillare", e "to shuffle" significa "strascicare", "trascinarsi", "muoversi a fatica".Nel Tempo Swing ogni battuta è caratterizzata da quattro terzine di ottavi, ognuna formata dai primi due ottavi legati. Quindi, in Tempo 12/8 (che abbiamo detto essere un Tempo 4/4 in cui ogni quarto è sostituito da una terzina di ottavi), in ogni terzina di ottavi, ci sarà una pennata da 1/4 (= pennata da 1/8 sulle corde + pennata da 1/8 IN ARIA), e una pennata da 1/8. In ogni battuta in 12/8 ci sarà quindi una pennata da 1/4, una pennata da 1/8, una pennata da 1/4, una pennata da 1/8, una pennata da 1/4, una pennata da 1/8, una pennata da 1/4, una pennata da 1/8. E' un Tempo molto usato nel genere Blues. Molto spesso anzichè scrivere una battuta in Tempo 12/8, per evidenziare il Tempo "Swing", si può semplicemente riportare la scritta "Swing" o "Triple feel" oppure il simbolo di una duina di ottavi reso equivalente ad una semiminima + una croma con, riportato sopra, un piccolo numero "3", indicante che quella duina di ottavi è resa equivalente ad una terzina di ottavi in cui i primi due ottavi sono legati, e suddividere (ad esempio) la battuta in 4/4 in quattro duine di ottavi. Abbiamo appena visto il Tempo 12/8 Shuffle. Il Tempo 9/8 shuffle è analogo, solo che, invece di 12/8, ogni battuta durerà 9/8 (una terzina di ottavi in meno = un quarto in meno)." SINCOPE " Ogni volta che eseguiamo una duina di ottavi di pennate alternate, viene istintivo accentuare più energicamente la prima pennata discendente (pennata "in battere" -----> "tempo forte") e dare meno forza alla seconda pennata ascendente (pennata "in levare" -----> "tempo debole"). Ad esempio in Tempo 4/4, se io faccio quattro duine di ottavi utilizzando pennate alternate, accentuerò la prima, la terza, la quinta, e la settima pennata (tempi forti). Se io lego una nota in tempo debole alla nota successiva in tempo forte, ho una "Sincope". La Sincope è l'anticipazione dell'accento che inizia in tempo debole e continua nel tempo forte successivo. Ad esempio, in una battuta in 4/4 formata da quattro duine di ottavi, se io lego la seconda nota della prima duina di ottavi con la prima nota della seconda duina di ottavi, ottengo: una pennata discendente da 1/8, una pennata ascendente da 1/8, una pennata discendente da 1/8 IN ARIA, una pennata ascendente da 1/8, una pennata discendente a 1/8, una pennata ascendente da 1/8, una pennata discendente da 1/8, una pennata ascendente da 1/8 = nota da 1/8 + nota da 1/4 + nota da 1/8 + nota da 1/8 + nota da 1/8 + nota da 1/8 + nota da 1/8.Faccio un altro esempio di battuta in Tempo 4/4 "Sincopato":Pennata discendente da 1/8, pennata ascendente da 1/8, pennata discendente da 1/8, pennata ascendente da 1/8, pennata discendente da 1/8 IN ARIA, pennata ascendente da 1/8, pennata discendente ad 1/8, pennata ascendente da 1/8.In pratica ho inserito una sincope: ho anticipato l'accento dalla quinta pennata discendente (che era una pennata IN ARIA in tempo debole) alla quarta pennata ascendente (che era in tempo forte). In una battuta normale in 4/4 (NON in Tempo sincopato), invece, entrambe le pennate sarebbero state reali: la quarta pennata sarebbe stata eseguita PIANO, e la quinta pennata FORTE. In Tempo 4/4 Sincopato, invece, ho eseguito la quarta pennata FORTE, e la quinta pennata IN ARIA.Se preferite potete scriverlo anche così:Pennata da 1/8, pennata da 1/8, pennata da 1/8, pennata da 1/4, pennata da 1/8, pennata da 1/8, pennata da 1/8." CONTROTEMPO = CONTRATTEMPO " E' la posticipazione di un accento dovuta alla presenza di una pausa in tempo forte. Ad esempio, in una battuta in 4/4, posso avere:Pennata discendente da 1/8, pennata ascendente da 1/8, PAUSA DA 1/8, pennata ascendente da 1/8, pennata discendente da 1/8, pennata ascendente da 1/8, pennata discendente da 1/8, pennata ascendente da 1/8." RIFF E RHYTHM RIFF " Il Riff è una sequenza di singole note che si ripete per più battute. Il Rhythm Riff è un Riff in cui, oltre alle singole note, compaiono accordi bicordi e/o tricordi detti "Power Chords", accordi formati dalla Tonica e dalla Quinta Giusta (più raramente possiamo trovare accordi formati da 4/5/6 corde). Il Riff è la parte ritmica caratteristica del Rock in generale, ma soprattutto dei suoi generi derivati Hard-Rock ed Heavy-Metal. " ARPEGGIO " Ogni volta che facciamo un accompagnamento, noi possiamo benissimo farlo ARPEGGIANDOLO, cioè utilizzando il plettro, e/o le dita della mano destra che "pizzicano" contemporaneamente una o più corde di ogni accordo ("pizzicare" le corde con le dita della mano destra è una tecnica caratteristica del " Finger-Style ". Quando si usa invece il plettro per pennate alternate si parla di " Alternate-Picking " = "Plettraggio Alternato" . Quando si usa il plettro dando pennate con il plettro nello stesso verso, anzichè in verso opposto come nell' " Alternate-Picking ", si parla di " Sweep-Picking " = " Plettraggio a Spazzata ". Infine, quando si usano sia le dita della mano destra per "pizzicare" le corde che il plettro, si parla di " Hybrid-Picking " = " Plettraggio Ibrido ".).Se si usano le dita, l'ideale sarebbe pizzicare la sesta corda, la quinta corda e la quarta corda utilizzando il dito pollice destro ("p"), la terza corda utilizzando il dito indice destro ("i"), la seconda corda utilizzando il dito medio destro ("m"), la prima corda utilizzando il dito anulare destro ("a").Quando più note consecutive sono presenti sulla stessa corda, per pizzicare quella corda si consiglia di alternare indice destro e medio destro.Per "pizzicare" le corde, si usano le dita della mano destra secondo questa disposizione:
-------------------------anulare---("a")-------------------------------------------------------medio---("m")-------------------------------------------------------indice----("i")--------------------------------------------------------pollice---("p")--------------------------------------------------------pollice---("p")--------------------------------------------------------pollice---("p")------------------------------Quindi avremo, per esempio:-------------------------------------------------------0-("a")------------------------------------------------------0-("m")------------------------------------------------------0-("i")-------------------------------------------------------0-("p")------------------------------------------------------0-("p")------------------------------------------------------0-("p")----------------------------------------------------------
Vi faccio un semplice esempio con le corde a vuoto:
--------------------------------0-("a")---------------------------------------------------------------------------0-("a")--------------------------------0-("m")-----------------------0-("m")-----------------------0-("m")--------------------------0-("m")--------------------------------------------------------------------------------0-("i")--------------------------0-("i")---------0-("i")--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------0-("p")---------------------------------------------------------------0-("p")-------------------------------------------------------------------------------------------------------0-("p")------------------------------------------------------------------------------------------------------0-("p")---------------
Quando vanno suonati accordi di 5 o 6 note, bisogna suonare la sesta, quinta e quarta corda con un unico rapidissimo movimento trasversale del pollice destro sopra queste tre corde, e questo brevissimo arco di tempo dovrebbe durare esattamente quanto il tempo che impieghiamo per pizzicare con un solo dito (per esempio il dito anulare destro) una singola corda (per esempio la prima corda).Per esempio:
----------------0-("a")---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------0-("p")-----------------------------------------0-("p")-----------------------------------------0-("p")-------------------------Riassumendo, sull'esempio di tutte e sei le corde a vuoto, avremo:----------------0-("a")-----------------------------------------0-("m")----------------------------------------0-("i")------------------------------------------0-("p")-----------------------------------------0-("p")-----------------------------------------0-("p")-------------------------

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